Di Mario Ricca
Il Patetico Pontificare
In questo Paese disgraziato che si straccia le vesti per una questione internazionale maldestramente gestita, dove si pretenderebbe di farci credere che due vite umane valgono più di interessi economici, nessuno pone la questione che detti interessi, spesso trovano ragione della propria esistenza per colpa degli stessi detrattori di San Mercato che si sentono in diritto appunto, di pontificare.
Dietro la questione di presunti diritti umani violati, esiste l’assoggettamento Italico nei confronti di chi, (piaccia o no a quelli che espettorano Bergogliate trasudanti di banalità), ha forza e potere contrattuale per dettare condizioni.
Infatti con il dittatore kazaco, nell’ambito dei suddetti interessi, tutti ci hanno fatto affari, soprattutto perché quando si cerca di limitare certi assoggettamenti, tra fanatismi ambientalisti, quesiti referendari e altri elementi idealistici moralistici e salottieri di disturbo,, tutto va avanti italiettanamente:
Ostacolare prima e lamentarsi poi.
Relativamente a questa vicenda, si parla di responsabilità politiche e colpe di burocrati in quota Viminale.
Ma il ruolo della casta togata?
Ovviamente l’informazione bolscevica cerca di tenere al riparo il braccio armato della razza rossa, che però in questa storia ha comunque dei coinvolgimenti.
Il Governo potrebbe rischiare di cadere su questo inconveniente internazionale; teste del Ministero degli Interni saltano, ma i giudici non si toccano o almeno di loro non si può parlare.
Così questa organizzazione sovversiva, può continuare a fare il bello e il cattivo tempo impunemente come in questo caso, la cui vicenda ha dato popolarità a un personaggio come il signor Ingroia e questo è tutto dire; aggiungere altro su di lui è deleterio per lo stomaco di chi legge e pericoloso per la fedina penale di chi scrive.
Chissà se l’”inchiesta” innescata da una associazione di consumatori (che al posto di occuparsi di quelli che dovrebbe tutelare si mette a fare politica), Sarà l’ennesimo trampolino di lancio per magistrati che per colpa dei midia, passano dall’anonimato alla popolarità che spesso genera anche profitto!