Di Stefano Venditti
17° Festival nazionale del teatro popolare e della tradizione, l’unico appuntamento culturale dell’estate campobassana
E’ un vero e proprio appello alla salvaguardia e al sostegno della cultura locale quello lanciato dagli organizzatori della 17° edizione del festival nazionale del teatro popolare e della tradizione durante la conferenza stampa di presentazione che, non a caso, è stata promossa all’interno del parco di via Lombardia che dal 22 luglio e fino all’8 agosto fungerà da palcoscenico ideale e naturale alle nove compagnie che si alterneranno sul palco.
“Il sostegno, il calore, la condivisione di un progetto valido che ogni anno i cittadini di Campobasso ci dimostrano è il vero ed unico motore propulsivo che ci spinge ad andare avanti malgrado le numerose difficoltà.
Il loro supporto è per noi linfa vitale che va ad alimentare la nostra forza di volontà, la nostra passione, la nostra abnegazione che profondiamo nel voler portare avanti con tenacia l’unico appuntamento culturale dell’estate campobassana che ormai da 17 anni è diventato il punto di riferimento dell’intera collettività del capoluogo di regione e di alcuni dei comuni limitrofi.
Dall’altro lato dobbiamo segnalare, però, con rammarico la totale assenza delle Istituzioni pubbliche quali il Comune, la Provincia e la Regione che non hanno deciso di investire su questa rassegna di caratura nazionale.
Evidentemente i nostri amministratori non hanno affatto compreso la nostra sincerità, la nostra completa lealtà nel voler donare alla nostra città una manifestazione culturale degna di nota.
Eppure in totale la nostra rassegna non costa molto, 25 mila euro, ma evidentemente viviamo in una città e in una regione dove la cultura non è ben vista, o almeno parte di essa.
Ditemi voi quale altra associazione no profit come il nostro comitato di quartiere si è presa l’onore e l’onere di organizzare una simile rassegna.
In altre regione un simile compito è svolto dagli Enti locali, da Fondazioni e così via.
Ma il nostro obiettivo, perché vogliamo fortemente dare continuità alla rassegna, sarà nel breve di diventare autosufficienti in modo tale da non dover chiedere più nulla a nessuno.
A tal proposito voglio di cuore ringraziare le aziende private che anche in un momento così delicato come quello che stiamo attraversando anche quest’anno ci hanno dato un contributo economico affinché il festival potesse continuare.
Fino ad oggi quello che ha permesso al festival di raggiungere quota 17 è stata l’incondizionata profusione delle nostre energie fisiche, nervose ed economiche e null’altro.
Quello che non riesco a capire è che non si vuol comprendere come tali iniziative possano essere anche e soprattutto di profondo aiuto nel combattere l’isolamento socio-culturale dei nostri tempi.
Mi si stringe il cuore quando si arriva all’ultimo spettacolo e in particolar modo le persone anziane, magari sole, mi dicono “Ed ora cosa faremo la sera? Chi ci farà compagnia?”.
Queste parole fanno ben comprendere quanto questa rassegna sia attesa con entusiasmo, passione e trasporto dai cittadini campobassani e non solo – ha spiegato Carmen Gioia presidente del comitato Il Nostro Quartiere San Giovanni dei Gelsi promotore ed organizzatore del festival –“.
Sulla medesima linea il direttore artistico del festival Lino D’Ambrosio.
“Condivido e sottoscrivo in pieno quanto affermato dalla presidente Gioia e ribadisco il concetto che è necessario investire nella nostra cultura, nella nostra tradizione, nelle nostre eccellenze che vivono in prima persona il territorio e le sue problematiche.
Il Festival, con il trascorrere degli anni, è diventato patrimonio integrante della città di Campobasso e i cittadini hanno compreso a pieno il valore di tale rassegna visto che ad ogni spettacolo si supera quantomeno la quota di 2 mila spettatori.
La città sta apprezzando il nostro impegno nel voler tenacemente investire nella cultura e nella tradizione made in Molise, cosa, invece che, i nostri amministratori faticano a comprendere.
Bisogna tornare ad apprezzare il valore delle cose che sappiamo fare bene e smetterla di rivolgerci a persone che non sono molisane per valorizzare la nostra amata terra”.
Il festival targato 2013, come detto, vedrà la partecipazione di 9 compagnie teatrali provenienti dal Molise, Abruzzo e Puglia e prenderà il via con la serata inaugurale il prossimo 22 luglio.
Il programma dettagliato del Festival può essere visionato cliccando qui.