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Il Sali E Scendi Della Benzina

Di Vittorio Venditti

Non E’ Quello Che Volevate?

Già lo scorso anno provai ad esprimermi sulla “ginnastica americana” che in questo periodo ci viene spudoratamente proposta ed imposta dalla benzina e dai suoi cugini: Qui la prova di quanto sto blaterando.
Quest’anno, complice forse quello stato che i più definiscono di “crisi”, se pur con una settimana di ritardo, ecco il piagnisdeo di chi una volta si lamentava dei prezzi imposti dallo Stato, perché non esisteva la concorrenza fra compagnie petrolifere.

Chi spiega a costoro che l’essere pezzente non porta quasi mai a buoni risultati?
Chi prova ad insegnare a queste teste dure che certe cose, o le compri o le guadagni?
Chi imprime nelle menti di questi mendicanti che una cosa è la realtà, altro è il sogno?

Già ho detto, ma lo ripeto, che nel periodo di vacanza, se si vuole la Legge di mercato, proprio per la maggior richiesta di carburante, si assiste all’aumento del prezzo di questa merce.
La cosa che mi fa schifo dover constatare è però che ci si lamenti del costo di benzina e gasolio quando si va in vacanza, ma nulla si dice in merito, considerando che durante il resto dell’anno, molti pendolari, fra cui chi scrive, sono costretti a comprare il carburante per la propria auto per poter soddisfare un viziaccio che non ci riusciamo a togliere: Quello di andare a lavorare.

Non parliamo poi del fatto che siamo costretti a soddisfare il vizio di cui sopra, oltreché pagando per questo, tasse come se si trattasse di un lusso, anche dovendo far a meno dei mezzi pubblici, che pare stiano per restare in deposito, proprio per mancanza di carburante: (Qui, per vedere se dico il vero).

E non è la prima volta!
Guarda qua!

In definitiva: come al solito ci troviamo a dover sentire sempre le stesse stupidaggini, fritte e rifritte da chi non sa far altro che questo, tentando di farci credere che ciò significhi governare, salvo poi pensare di farlo, distraendoci durante il resto dell’anno con il risultato degl’investimenti di petrolieri e simili, soldi sprecati appresso a gente, la cui unica capacità è quella di tirare calci ad un pallone, gente che il pallone lo porta anche sulle spalle, assunto che la testa di costoro sia vuota.

Risulta dunque valida ed attuale questa massima:
“Una volta i potenti per sottomettere il popolo usavano la forza, le leggi e la religione, ora dispongono anche del calcio e della televisione”.

A spese nostre però!