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Siccità. Mezzogiorno: Terra Ricca D’Acqua, Mal Distribuita Sul Territorio

Di Mia Cava

Il Mezzogiorno è una terra ricca d’acqua, però distribuita in modo disomogeneo sul territorio. Da questa considerazione ha preso le mosse un lungimirante processo di infrastrutturazione che soprattutto nel secondo dopoguerra, ha portato a “connettere” le varie aree del Mezzogiorno, per assicurare l’approvvigionamento idrico laddove non era possibile con le risorse idriche disponibili sul territorio.

Il patrimonio idrico del Mezzogiorno va quindi difeso, in primis attraverso un’azione di conoscenza e controllo che è fondamentale anche per la definizione del bilancio idrogeologico e idrologico-idrico ai fini di un utilizzo sostenibile della risorsa. In questo contesto, l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale sta curando un nuovo censimento delle risorse disponibili che sta interessando migliaia di pozzi e sorgenti in tutto il territorio del Distretto. Un lavoro certosino che consentirà anche il monitoraggio di queste preziose risorse: tanto degli acquiferi non captati che in futuro potrebbero fungere da preziosa riserva in caso di crisi idrica, quanto gli acquiferi già captati, che vanno evidentemente tutelati. Il lavoro – in avanzata fase di realizzazione – è stato presentato durante la seduta dell’Osservatorio sugli usi delle risorse idriche di ieri.

“Sulle infrastrutture idriche è necessario accelerare”. La sollecitazione del Commissario Nicola Dell’Acqua trova riscontro costante nelle attività svolte dall’Osservatorio Utilizzi Risorse Idriche dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale.

Nella seduta è stata confermata la situazione di severità idrica differenziata sul territorio distrettuale, con picchi elevati per il comparto idropotabile per lo schema Basento-Camastra in Basilicata, per il reggino e il crotonese in Calabria e con condizioni di severità media tendente ad elevata nelle province di Benevento e Avellino in Campania, nelle intere Regioni Puglia e Molise e per la porzione della Regione Lazio ricadente nel Distretto.

La seduta dell’Osservatorio è stata occasione per il Segretario Generale, dottoressa Vera Corbelli per mettere in evidenza alcuni aspetti emersi dell’incontro tenutosi a Bari il 22 aprile scorso nella sede di Acque del Sud Spa con Nicola Dell’Acqua, Commissario straordinario nazionale per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica e altri rappresentanti istituzionali, tra i quali il Presidente della Regione Molise, Francesco Roberti.

Nel corso della riunione il presidente Roberti ha manifestata, in un’ottica di sussidiarietà e solidarietà, la disponibilità a valutare la realizzazione del collegamento tra la diga del Liscione sul Biferno e la diga di Occhito sul Fortore. “In quella sede – ha sottolineato ieri la dottoressa Corbelli – sono emersi come decisivi al fine di definire l’opera di interconnessione tra i due bacini le attività tecnico-scientifiche in fase di redazione dall’Autorità Distrettuale di Bacino, tese a verificare la fattibilità e la sostenibilità dell’intervento, in un’ottica di razionale allocazione territoriale della risorsa”.

Il Commissario straordinario Dell’Acqua ha inoltre posto l’accento sulla necessità d’accelerare i tempi per il completamento delle opere sulla diga di Monte Cotugno che consentiranno di recuperare risorse idriche per uso sia potabile che irriguo per circa 200 milioni di metri cubi e sull’intervento di ripristino della diga del Rendina, per il quale sono disponibili le risorse finanziarie.

Inoltre, entro la seconda decade di maggio andrà predisposto un quadro degli interventi in corso e da realizzare, specificando il fabbisogno finanziario e i benefici attesi, nonché le ulteriori esigenze d’intervento.