Di Eliana Marinelli
Nascita e mortalità delle imprese: in Molise saldo ancora negativo, ma segnali di ripresa
Agricoltura e commercio frenano, bene i servizi e le attività professionali
Il primo trimestre del 2025 si chiude in Molise, in linea con il trend nazionale, con un saldo negativo tra iscrizioni e cessazioni di imprese, ma in miglioramento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Secondo l’analisi condotta da Unioncamere e InfoCamere basata sui dati del Registro delle Imprese delle Camere di commercio, tra gennaio e marzo nella regione sono nate 479 imprese a fronte di 582 cessazioni: il saldo è dunque negativo per 103 unità, con un tasso di crescita pari a -0,31%. Un dato in ogni caso in recupero rispetto al -0,80% registrato nei primi tre mesi del 2024.
A livello territoriale, il Centro Italia si distingue come unica macro-ripartizione con un saldo positivo alla fine del trimestre (+422 imprese), grazie soprattutto al Lazio che da solo ha registrato un incremento di 1.657 unità. Le altre aree del Paese chiudono invece in terreno negativo, ma mostrano una contrazione più contenuta rispetto allo scorso anno. L’andamento del primo trimestre, va ricordato, risente tradizionalmente di una stagionalità negativa, legata alla formalizzazione delle chiusure nei primi mesi dell’anno a seguito di decisioni maturate a dicembre.
Tornando al Molise, l’analisi provinciale evidenzia situazioni differenti: Campobasso ha chiuso il trimestre con 357 iscrizioni e 420 cessazioni, per un saldo di -63 imprese e un tasso di crescita del
-0,26%, leggermente migliore rispetto alla media regionale. Isernia invece ha mostrati segnali più critici: 122 iscrizioni e 162 cessazioni, con saldo negativo di -40 imprese e un tasso di crescita del
-0,45%.
Dal punto di vista settoriale, prosegue il calo delle imprese agricole e commerciali, in linea con il quadro nazionale. In difficoltà anche manifattura e costruzioni, mentre segnali positivi arrivano dai servizi alle imprese, in particolare nei comparti delle attività professionali, scientifiche e tecniche, delle attività immobiliari e finanziarie e delle attività di noleggio.
Sul piano della forma giuridica, le imprese individuali restano prevalenti in regione, pur evidenziando una leggera riduzione della base imprenditoriale. Le società di capitale invece si confermano come la struttura più stabile e resiliente.