Di Luca Giordano
Giornata calda quella di oggi a Venafro, nella quale le giovani generazioni si sono ritrovate sui prati del ‘Campaglione’ in mezzo agli ulivi secolari.
La tradizione venafrana della pasquetta del giorno dopo (in dialetto locale cummit) ha origini antichissime, derivanti dalla voglia di prendersi un giorno in più di riposo da parte dei tanti contadini che abitavano in paese. Così ci si ritrovava tutti alle pendici del ‘Campaglione’ (esattamente dietro la cattedrale) per mangiare spesso gli avanzi della passata pasqua con l’intento di stare tutti insieme cantando e ballando musiche dell’epoca.
Oggi, in questo particolare martedì in Albis, giorno successivo alla morte di Papa Francesco, i ragazzi si sono ritrovati fin dalle prime luci del mattino (molti si sono accampati lì da diverse notti), per divertirsi e socializzare in questi tempi nei quali i social hanno sostituita la vita vera.
Una tradizione locale da mantenere anche per i futuri venafrani.