Di Vittorio Venditti
(Foto), Prese Da Internet
Il Trionfo Dell’Ipocrisia E La Nausea Di Chi Legge
Da questa mattina ne ho sentite di tutti i colori, a proposito degl’immigrati e di ciò che gira intorno a questa situazione.
Ho sentite le parole emozionanti di Papa Francesco e dalla Radio pubblica, le lodi sperticate verso quest’Uomo che oltre a fare il proprio dovere, cerca di farlo, abbassandosi al livello delle persone di cui parla e delle persone con cui parla.
Non pago, ho accesa un’altra Radio, quella alternativa, quella radio che, piaccia o no, dice la verità nuda e cruda, e lì, ho sentito tutto il bailamme che genera anche quelle forme di moderna schiavitù, condannate da Francesco con parole condivise dai politici che oggi si sono sperticati in favore di tal dire, bailamme che nel frattempo continuava e continua ad esistere nella sua ributtante tranquillità d’azione.
Già lo scorso anno, mi permisi di dire la mia sul tema, (qui se ti va di rileggere quello scritto), quindi non serve che ti riproponga il mio modo di pensare in merito, modo oggi condiviso da tutti, preti in primis, modo e pensiero lasciati a chi è operativo nei punti critici durante gli altri giorni, (molti preti compresi), che non siano il giorno di Natale o qualche giorno straordinario come questo.
Perdonami l’accostamento, ma quanto sentito oggi, mi fa tornare in mente quanto si dice l’otto marzo di ogni anno a proposito delle donne, per poi ucciderne qualcuna al giorno, così, per ingannare il tempo.
Tornando alla Storia, se tutti ci ricordassimo che ombra di noi stessi proiettiamo, riusciremmo a poter evitare di proporre giornate straordinarie come questa, magari contribuendo a non generare circuiti d’affari sull’immigrazione e situazioni non dissimili, (vedi adozione di bambini), filiere che oggi vengono presentate come aberranti, ma dalle quali la Chiesa non è troppo distante.
Bene dunque le parole di Papa Francesco, meglio se le chiacchiere conseguenti di alte cariche dello Stato, fossero sostituite da fatti, in grado di aiutare a riportare serenità e prosperità nei paesi dai quali gli sventurati che arrivano a Lampedusa partono, lasciando ogni cosa, affetti in primis.
Forse Papa Francesco avrebbe meno incombenze, ma sono convinto che se non esistessero certe forme ipocrite di agire, il Nostro sarebbe più appagato anzi, sicuramente non sarebbe nemmeno stata necessaria la sua elezione, e in tanti sarebbero vivi e non a carico di altri, cosa che offende la dignità di queste persone che, lo ricordo, spesso vengono fra noi mostrando una cultura più imponente e completa di quella che noi stessi abbiamo acquisita nelle scuole di uno Stato che si definisce “Civile” e poi non è in grado di battere i pugni sul tavolo, al cospetto di altri Stati “Civili”, che in concorso fra loro, restringono gente solo impaurita e senza voglia di fare del male ad alcuno, (spesso perché sa cosa vuol dire riceverne), gente che invece viene fra noi alla ricerca di libertà e tranquillità, beni loro tolti dal nostro modo scellerato di agire nei confronti delle loro terre da noi depredate e violentate in tutti i sensi.