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TEATRO SAVOIA STAGIONE 2024-2025 – SILVIO ORLANDO IN CIARLATANI – 15 – 16 APRILE

Di Fondazione Molise Cultura

Traduzione italiana di Davide Carnevali da Los Farsantes
E con (in o.a.) Francesca Botti, Francesco Brandi, Blu Yoshimi

Fondazione Molise Cultura

Silvio Orlando con ‘Ciarlatani’ (Los Farsantes di Pablo Remòn) chiude la stagione di spettacoli del Teatro Savoia a Campobasso.

Ciarlatani locandina

‘Ciarlatani’ è una commedia in cui quattro attori catapultati in un viaggio attraverso una moltitudine di personaggi, spazi e tempi, darà vita ad una divertente satira sul mondo del teatro e del cinema, ma anche ad “una riflessione sul successo, sul fallimento e sui ruoli che ricopriamo dentro e fuori la finzione”, afferma l’autore, il drammaturgo e regista spagnolo Pablo Remón, già celebrato in patria con il Premio Lope de Vega per il Teatro (2014) e il Premio nacional de Literatura Dramàtica (2021).

Silvio Orlando

“Anna Velasco – si legge nelle note di regia – è un’attrice la cui carriera è in fase di stallo. Dopo aver recitato in piccole produzioni di opere classiche, ora lavora come insegnante di pilates e nei fine settimana fa teatro per bambini. Tra soap opera televisive e spettacoli alternativi, Anna è alla ricerca del grande personaggio che la farà finalmente trionfare. Diego Fontana è un regista di successo di film commerciali che si sta imbarcando in una grande produzione: una serie da girare in tutto il mondo, con star internazionali. Un incidente lo porterà ad affrontare una crisi personale e a ripensare la sua carriera. Questi due personaggi sono collegati dalla figura del padre di Anna, Eusebio Velasco, regista di culto degli anni ’80, scomparso e isolato dal mondo. ‘Ciarlatani’ sono anche diverse opere in una: ognuno di questi racconti ha uno stile, un tono e una forma particolari. Il racconto di Anna ha uno stile eminentemente cinematografico, con un narratore che ci guida, e in cui sogno e realtà si confondono. La storia di Diego è un’opera teatrale più classica, rappresentata in spazi più realistici. Infine c’è, a mo’ di pausa o parentesi, un autofiction in cui l’autore dell’opera a cui stiamo assistendo si difende dalle accuse di plagio. Queste storie sono raccontate in parallelo, s’alimentano a vicenda, sono specchi degli stessi temi. L’insieme è costruito con capitoli in parte indipendenti che formano una struttura più vicina al romanzo che al teatro. L’intenzione – si legge infine nelle note di regia – è che ‘Ciarlatani’ sia una narrazione eminentemente teatrale, ma con un’aspirazione romanzesca e cinematografica”.