COMITATO PARALIMPICO DEL MOLISE: www.cipmolise.it Raggiunge Quota 201 Notizie Pubblicate
6 Luglio 2013
Ristorante Pizzeria Tredici Archi
7 Luglio 2013
Mostra tutto

In Giro Con Sara 8

Di Marco Frosali

Visita A Sorpresa!

Sabato di riposo al lavoro e giornata molto calda a Roma…quale migliore occasione per prendere Sara e andare a fare un giretto nei dintorni della capitale?
La destinazione l’avevo già decisa tempo fa…fare una visitina ad un personaggio che ogni Capodanno, ci onora della sua presenza a Gambatesa insieme alla sua allegra combriccola!
Glielo avevo promesso al Corpus Domini a Campobasso e ieri l’ho fatto.

Parto alle 9 da Roma e imbocco la SS4 Salaria, percorrendo il raccordo autostradale da Settebagni a Fiano Romano, onde evitare di attraversare i vari centri abitati con i loro numerosi semafori e mi dirigo in direzione di Rieti, ripercorrendo parte della strada percorsa ai primi di Giugno per partecipare al raduno di San Benedetto del Tronto.
A Rieti proseguo per alcuni km per poter adempiere alle disposizioni del Mega Presidente Galattico della CGPelle (Vittorio Venditti!), scattando la famosa foto al bosco sulle pendici della montagna che sovrasta Antrodoco…

DUX

…che non ho potuto fotografare ai primi di Giugno!
Torno indietro verso Rieti e qui imbocco la SS79 in direzione di Terni.
Il mio ospite per telefono mi aveva indicato come raggiungere la sua abitazione, dicendomi di prendere però la SR79 (regionale) anziché la statale così, dopo circa 14 km, inizio ad avere dei dubbi quando ad un incrocio, leggo che mancavano circa 15 km a Terni!
Mi fermo e lo contatto…fortunatamente avevo solo allungato un po’ il giro, dicendomi di passare attraverso il piccolo borgo di Colli al Velino.
Prima però, passo accanto al piccolo laghetto di Ventina…

Lago di Ventina

…approfittandone per fare una foto.
Mentre armeggio con la fotocamera, un ciclista di passaggio mi urla il nome del lago: “Lago di Ventinaaaaaa!”
Io ringrazio e scatto la foto.

Procedo secondo le istruzioni ricevute poco prima ma, 1 km prima di arrivare al luogo dell’appuntamento, sento squillare il cellulare e mi accosto ad una cunetta a bordo strada.
Solo che sotto l’erba, non mi sono accorto che era nascosta una piccola buca e così…con la ruota anteriore che va a finirci proprio dentro facendomi perdere l’equilibrio, io e Sara capitomboliamo a terra…da fermi però!
Sara se l’è cavata con un piccolo graffietto sullo spigolo del cupolino…io con una piccola escoriazione sul palmo della mano sinistra e una sul ginocchio sinistro, oltre ad uno strappo sui jeans!

Ricordo di giornata!

Beh…alla fine, meglio una caduta da stupidi che una da stronzi!

Arrivo così in quel di Rivodutri dove mi incontro col personaggio in questione: Ottorino!

Ottorino I il 'grande'(?)

Dopo i saluti e le commissioni svolte da Ottorino (la spesa!), ci dirigiamo verso la sua casetta situata in una frazione nella parte alta di Rivodutri…

Panoramica dal balcone di Ottorino

…dove ci attendeva sua moglie Anna Maria.

Visto che erano le 11.30 ed era ancora presto per mangiare, mentre Anna cucinava, Ottorino decide di portarmi in giro a vedere alcune delle tante bellezze presenti in zona…e giuro che ce ne sono tante!
Imboccata una stradina di montagna bella ripida, mi accompagna nella frazioncina di Cepparo alla fine della quale, sulla cima della montagna, c’è una cappelletta di San Francesco.

Cappelletta di San Francesco

C’erano anche altre persone…ma la vera attrazione del luogo è senz’altro il Faggio di San Francesco…

Faggio di San Francesco

Faggio di San Francesco

…unico nel suo genere in quanto i suoi rami, anziché andare verso l’alto come tutti i faggi visibili nelle foto, formano delle fronde molto larghe simili a dei grossi ombrelli!
La leggenda narra che San Francesco era solito venire a meditare e pregare in questi luoghi, proprio sotto al Faggio, il quale ha assunto quella particolare forma per proteggere il Santo dalla pioggia e per fargli ombra nelle giornate più calde!
Inutile dirvi che nel bosco, in quel punto, c’era un silenzio surreale…con un leggero sibilo in sottofondo che francamente, non sono riuscito a capire cosa fosse!
Ai piedi del tronco poi, c’erano numerosi santini e rosari lasciati dai vari pellegrini che vengono qui.

Rosari lasciati dai pellegrini

Scendendo dalla montagna, ci fermiamo ad ammirare un po’ il paesaggio della vallata sottostante…

Panoramica della Valle del Velino

Fienile

…e anche questa ha una sua storia: infatti, in base al racconto di Ottorino, circa 2000 anni fa al posto della piana, c’era un grande lago: il Lago Velino.
Quando poi le acque del fiume Velino che fuoriesce dal lago di Piediluco sono state deviate nei pressi della frazione di Marmore, gettandosi così nelle gole del Nera e originando così la cascata delle Marmore, il lago lentamente si è prosciugato, dando origine alla piana.
Però, essendo la piana più bassa rispetto al fiume Velino per evitare che tutto venga allagato, c’è un sistema di idrovore che pompa l’acqua direttamente nel fiume.

Ci dirigiamo così verso la vicina Poggio Bustone…facendo una visita doverosa alla statua del grande Lucio Battisti…

Statua di Lucio Battisti

…posizionata nei ‘Giardini di Marzo’, e dirigendoci poi verso il piccolo monastero di San Francesco…

Monastero di San Francesco

…dove alcuni mesi fa è stato in ritiro spirituale anche il nostro compaesano Antonio Lembo!

Lasciato Poggio Bustone e prima di tornare a casa, ci dirigiamo verso le sorgenti del fiume Santa Susanna.
Una cosa incredibile…l’acqua zampillava letteralmente dal terreno per cui, inizialmente, avevo scambiato le increspature in superficie del piccolo stagno, per il movimento dei pesci!

Sorgenti del fiume Santa Susanna

Cascatelle del fiume Santa Susanna

Il tutto circondato da un parchetto molto verde e ben tenuto, nel quale erano presenti anche un ponticello di legno ed un mulino ad acqua che però oggi non era in funzione, ma Ottorino ha detto che è ancora in perfetta efficienza!

Ponticello di Legno

Mulino ad acqua

Era presente anche una famigliola di cigni i quali, abituati alla presenza dell’uomo, si avvicinano a me senza paura…

Cigno grande

Cigni piccoli

…e forse sono anche abituati a ricevere qualcosa da mangiare visto che il più grande, infilando il collo tra le sbarre della ringhiera, inizia a beccarmi le scarpe!

Damme qualcosa da magnà!

Intanto Ottorino mi aspetta triste e solitario seduto sotto un enorme salice.

Il passer-Ottorino solitario!

Rientrati a casa verso le 13, la Sig.ra Anna ci fa trovare pronto tanto ben di Dio…come primo, pasta fatta a mano molto simile alle nostre “fronn d’ ros”, ma che qui chiamano “fregnacce”!

Fregnacce al sugo

Continuando poi con carne e cicoria ripassata…

Carne e cicoria ripassata

…cipolle e zucchine sott’ olio, prosciutto e vino auto prodotto!

C'ncion!

Nel frattempo chiamiamo al telefono per fare i nostri saluti sia Giovanni Gallo di Campobasso (Presidente del Club Campeggio Molise), sia Vittorio Venditti che, incredibile ma vero, non era al Bar e non stava bevendo!
Stev magnenn ‘nda cas!

Inizia a piovere a dirotto, così aspettiamo che il tempo volga al bello guardando un film molto carino con Eddie Murphy in TV.
Passato lo sgrullone, verso le 17.30 ringrazio Ottorino e Anna Maria…

Ottorino e Anna Maria

…e riparto alla volta di Roma ripercorrendo a ritroso la Salaria e facendo attenzione agli innumerevoli autovelox disseminati qua e la lungo il percorso.

Non so se qualche reatino ci legge…nel caso vorrei porgergli una domanda:
ma quanti c…o ce ne sono?
Io sinceramente dopo 11-12 ho perso il conto!

Colgo l’occasione per ringraziare Ottorino e Anna Maria per la loro ospitalità e per i numerosi consigli che mi hanno dato in relazione alla meta delle mie prossime vacanze estive: se tutto va bene, l’ingrippone dello scorso anno avrà un seguito!
E comunque, Ottorino mi ha promesso una maitunata a Capodanno sulla caduta mia e di Sara!
La aspetto con calma e risponderò per le rime…ma la accetterò solo e soltanto se sarà lui a cantarmela!