Di Associazione Italiana Persone Down
Una lettera in sette punti, indirizzata ai principali rappresentanti di governo ed enti locali, per recapitare loro le richieste delle persone con sindrome di Down: l’ha inviata questa mattina AIPD, con lo scopo di valorizzare e condividere le testimonianze raccolte tra giovani e adulti della propria rete associativa, in occasione della recente Giornata mondiale per la sindrome di Down (21 marzo).
“Improve our support system”, cioè “Migliorate i nostri sistemi di supporto” era il tema della giornata, su cui si è concentrata quindi anche la campagna di AIPD che ha scelto di interpellare i diretti interessati. “I riflettori e l’attenzione non devono spegnersi all’indomani della ricorrenza – spiega l’associazione -. Il tempo e le energie dedicate dall’associazione e dalle famiglie per raccogliere i bisogni di giovani e adulti deve essere valorizzato. Per questo abbiamo pensato di trasformare le loro richieste principali in altrettante proposte da sottoporre all’attenzione delle istituzioni nazionali e locali. In sintesi, le persone con sindrome di Down chiedono condizioni minime per poter scegliere in autonomia, per vivere indipendenti e sentirsi parte del mondo”.
Alcune di queste richieste erano già emerse dall’indagine di AIPD e CENSIS “Non uno di meno. La presa in carico delle persone con sindrome di Down per il perseguimento del miglior stato di salute e la loro piena integrazione sociale”: in quel caso, erano stati interpellati i caregiver familiari.
Queste, in sintesi, le sette richieste (declinate e approfondite nel documento cliccabile sopra:
1. Salute – “Chiedo allo Stato visite mediche più veloci” (Gianni, Brindisi)
2. Scuola – “Voglio denunciare la mancanza di prof” (Emanuele, Sabaudia)
3. Lavoro – “Lo Stato può dare più soldi alle aziende, così mi assumono, perché con il lavoro posso essere autonomo e potrei anche pagare l’affitto della casa dove vivo con Matteo e Giacomo” (Leonardo, Pisa)
4. Autodeterminazione/vita indipendente/cittadinanza – “Un diritto è anche un dovere. Ho un lavoro, che è mio diritto e mio dovere. Ma vorrei che si rispettasse anche il mio diritto di vivere da solo. L’autonomia è anche vivere una vita indipendente” (Nicolò, Venezia)
5. Supporti economici – “Lo Stato deve dare più denaro” (Nando, Napoli)
6. Mobilità – “I mezzi di trasporto. Io non so come mi devo muovere” (Giovanni, Potenza)
7. Spazi verdi – “Più parchi giochi” (Maria Rosaria, Potenza)