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A. T. M.

Di Vittorio Venditti
(Foto), Presa Da Internet

Perseverando Nella Cattiva Gestione Del Trasporto Pubblico

A. T. M.

Oggi, tralasciando i fatti propriamente gambatesani, vorrei toccare un argomento del quale non hai mai letto nulla su quest’inutile sito: I mezzi pubblici in Molise e la loro mancata e non voluta gestione razionalizzata; in particolare, provo a farneticare sui veicoli utilizzati per il trasporto passeggeri su strada, atteso che per parlare e sparlare delle ferrovie che attraversano per modo di dire la nostra regione, ci vorrebbe un libro intero e non direi tutto il male destinato a chi le gestisce, male che mi sgorga impetuosamente dal cuore.

Venendo dunque a dire dei pullman che ci dovrebbero far lasciare le automobili a casa, magari per recarci in sicurezza a lavoro o per farlo con ancor maggiori benefici qualora decidessimo di andare in discoteca e bere qualche cassa di birra di troppo, (noi non siamo politici molisani, a noi non è permesso utilizzare macchine istituzionali che ovviamente vengono pagate con i nostri soldi, su preciso mandato a loro offerto dal nostro avallo), bypassato a piè pari il voler sparare sulla croce rossa intendendo per tal azione il dire della vetustà dei bus che percorrono le nostre strade e per riferirci così all’illegalità diffusa nel far circolare certi catorci, passiamo alla gestione vera e propria del servizio, trattando del fatto che da qualche mese le autolinee sono state drasticamente ridotte, obbligando anche gli autisti ad un’altrettanto drastica dieta nel loro numero.

Se fino a qualche anno fa, la regione Molise dava tessere per abbonamenti gratuiti a cani e porci, (ricordo di averne avuta una anch’io per effetto del mio deficit, per poi assistere all’elargizione di documenti simili al mio, assegnati a chi vedeva perfettamente), oggi si assiste all’effetto contrario: Il non prevedere bus per chi ne ha bisogno, neppure se i cittadini volessero pagare onestamente il biglietto per il viaggio.

Qualche anno fa, trovandomi a parlare con Domenico Molinaro, (Autista A. T. M. di Gambatesa), nel discutere, abbiamo convenuto su un punto che se fosse stato applicato, avrebbe vista la composizione di una vera rete di servizi di trasporto su gomma, davvero utile a servire i cittadini molisani, facendolo con razionalità, così, come avviene ad esempio in Inghilterra.
Ancora ieri, da quella fonte che crea notizie a proposito, fonte che risponde al nome di RAI, Radio Televisione Italiana, Sede Regionale Per Il Molise, ho sentito politici incaricati, parlare di vecchie modalità di somministrazione del servizio di trasporto pubblico su gomma…

Che ne parlam a fa!

In cosa consiste la genialata che proponeva il discorso intercorso fra me e Domenico?
Nel annullare in toto l’avere pullman che partono dal capolinea (ad esempio) di Campobasso, ed arrivino per via diretta in ogni paese da servire.

Questo modus operandi, a nostro parere, dovrebbe venir sostituito da una catena di mezzi che per coincidenza fra loro, diano ad ogni ora del giorno la possibilità ai passeggeri di raggiungere qualsiasi destinazione inclusa nella maglia che si andrebbe a creare, ne più ne meno che come avviene nelle grandi città con la rete tranviaria urbana.
In questo modo e parlando più specificatamente della valle del Fortore, si potrebbe permettere a chi ha bisogno di raggiungere i poliambulatori dislocati nei centri principali come Riccia e Sant’Elia a Pianisi, (penso agli anziani in primis), di farlo senza dover perdere giornate intere per risolvere problemi che richiedono magari il tempo di dieci minuti.
Per essere più chiaro: Nei giorni scorsi, un componente della mia famiglia che ha dovuto raggiungere Campobasso partendo da Gambatesa, non potendo farlo quella mattina con la propria automobile per ragioni che non sto qui a riferire, dopo aver espletate le proprie commissioni in centro, è stato costretto a restare nel capoluogo fino a mezzogiorno, perché partendo dal terminal in altri orari della mattina e con bus che arrivavano a Pietracatella, piuttosto che a Macchia Valfortore o a Riccia, non volendo raggiungere quelle destinazioni finali, sarebbe stato costretto a scendere presso il ristorante “La Rondine” e restarvi, a meno di non chiedere di essere recuperato da automobili partite alla bisogna dal nostro paese.
Se il Nostro avesse avuta la possibilità di scendere presso “La Rondine”, piuttosto che al bivio di Toro o di Monacilioni ed incontrare per coincidenza un bus proveniente da altra destinazione con meta Gambatesa, il problema sarebbe stato risolto alla grande.
Da dire che fino a qualche tempo fa, (non so se la cosa funzioni ancora), prendendo il pullman proveniente da Tufara con linea passante per il nostro borgo nel primo pomeriggio, volendo andare a Campobasso, si era costretti a scendere proprio alla Rondine, per salire sulla coincidenza che proveniva da Pietracatella e posti limitrofi, visto che la corsa nata a Tufara, proseguiva per altra destinazione.

Ma……… Quali sono gli interessi da salvaguardare?
Chi non sarebbe “contento” di una vera e valida risoluzione del problema?
Chi vuole che a morire siano capra e cavoli?

Al di là delle chiacchiere che si possono dire sulla comodità e la scomodità del dover salire e scendere per cambiare bus, una rete reale di autolinee, oltre a fornire un vero servizio pubblico, arriverebbe anche ad assorbire quel personale viaggiante, oggi in esubero, cosa di non secondaria importanza, evitando così il paradosso per il quale ad esempio, gli studenti che da Bagnoli del Trigno (IS), raggiungono giornalmente la scuola di Agnone, allo stato attuale non possano più farlo con mezzi pubblici, visto che la corriera a loro disposizione è stata soppressa.
Ieri si è detto che quella, (come altre simili), è solo una soluzione temporanea:

Ci credi tu?

Per chiudere: Ho sentiti nel tempo, tanti politici e politicanti che si richiamano all’intero Arco Costituzionale, riempirsi la bocca di paroloni come “salvaguardia dell’ambiente” piuttosto che “dare lavoro e benessere ai cittadini”, ma finora non ho visto mettere in pratica soluzioni simili a quella “fantasiosa” proposta dal pazzo che disturba giornalmente la tua tranquillità, o magari ancora migliori di questa, utili a risolvere questo problema di cattiva gestione.

Secondo te: Proporre una simile soluzione al problema è da mondo civile?
Ed applicarla nel nostro piccolo Molise?