Di Eliana Marinelli
Il ruolo delle imprese femminili e straniere
In un contesto economico complesso, il Molise si distingue per il contributo significativo dell’imprenditoria femminile e straniera alla tenuta del tessuto produttivo regionale. I dati elaborati dalla Camera di Commercio del Molise evidenziano un panorama articolato, in cui queste due componenti rappresentano un pilastro imprescindibile per lo sviluppo locale.
Imprese straniere: crescita sopra la media. – Secondo i dati Unioncamere-InfoCamere, al 31 dicembre 2024 le imprese a guida straniera in Molise hanno raggiunto quota 2.278, con un incremento del 15,2% rispetto al 2014. Contestualmente, le imprese autoctone sono diminuite del 6,3%, evidenziando il ruolo sempre più rilevante degli imprenditori stranieri nell’economia regionale.
Il commercio resta il settore principale (11,6% delle imprese straniere), seguito da costruzioni (8%) e ristorazione/alloggio (8,1%). La crescita del comparto è accompagnata da una progressiva strutturazione delle aziende: le società di capitale a guida straniera sono aumentate dell’82,8% rispetto al 2014, un dato che conferma una maggiore stabilizzazione e integrazione nel tessuto economico locale.
Paolo Spina, Presidente della Camera di Commercio del Molise, sottolinea il valore di questo fenomeno: “L’incremento delle imprese a guida straniera dimostra che il Molise continua a essere una terra d’opportunità per chi vuole fare impresa. Questa componente contribuisce in modo determinante alla dinamicità del nostro sistema economico e rappresenta un elemento di resilienza e innovazione. Il nostro obiettivo è supportare l’integrazione e la crescita di queste realtà, affinché possano consolidarsi ulteriormente e generare valore per l’intero territorio”.
Imprenditoria femminile: primato nazionale, ma segnali di difficoltà. – Con 8.997 imprese registrate (di cui 8.139 attive), il Molise si conferma la regione italiana con il più alto tasso di femminilizzazione, pari al 27,2%, rispetto a una media nazionale del 22,6%. Tuttavia, il saldo 2024 è negativo, con 83 imprese femminili in meno e un tasso di crescita pari a -0,91%, il peggiore tra le regioni italiane.
L’agricoltura si conferma il settore predominante per le imprese femminili (37,4%), seguita dal commercio (21,3%). Tuttavia, si registra un crescente interesse per comparti innovativi come i servizi alle imprese e le attività professionali, scientifiche e tecniche.
Sandra Palombo, Presidente del Comitato Imprenditoria Femminile della CCIAA del Molise, commenta: “Per mantenere questo primato nazionale e trasformarlo in un’opportunità di crescita concreta, servono azioni mirate. L’impegno della Camera di Commercio è quello di sostenere le imprenditrici con strumenti adeguati, aiutandole a superare le difficoltà strutturali e a rafforzare la loro presenza nei settori più innovativi. Il talento e la determinazione delle donne molisane sono una risorsa straordinaria: valorizzarle significa investire nel futuro dell’intera regione”.
Segnali di cambiamento: più società di capitale tra le donne. – Le imprenditrici molisane stanno progressivamente abbandonando la ditta individuale per forme societarie più strutturate. Nel 2024, le società di capitale a guida femminile sono aumentate di 64 unità, con un tasso di crescita del +3,63%, mentre le imprese individuali hanno registrato un calo del 2%.
Paolo Spina sottolinea l’impegno della Camera di Commercio su questo fronte: “Questi dati ci mostrano un segnale positivo: le imprenditrici molisane stanno cercando di rafforzare le proprie aziende con modelli più solidi e competitivi. Come Camera di Commercio, siamo impegnati nel favorire quest’evoluzione con strumenti concreti di supporto, incentivando la crescita delle imprese femminili nei settori emergenti e garantendo loro maggiori opportunità d’accesso al credito, alla formazione e all’innovazione”.