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Stellantis: L’Ultima Scusa

Di Vittorio Venditti

Elkann: “L’industria dell’auto non è convertibile in industria bellica”
Chieda al nonno

‘25 risultati Stellantis’, è quanto risponde il motore di ricerca di gambatesanews.it se si digita il nome della da poco composta mega-industria dell’automobile che dovrebbe far concorrenza a non si capisce bene chi, se si considerano tanti fattori tra i quali il tentativo di fregare chi compra i loro veicoli che ormai sono intrisi di FIAT con per esempio il togliere dai modelli base componenti di sicurezza et similia, acquistabili solo sui prodotti più ‘completi’

Stellantis

Come se si trattasse di una deliberazione o determinazione prodotta dal ‘muinicipio’ di Gambatesa (oggi ‘in ghingheri’ e si riderà a fine settimana sul perché), dopo aver trattato l’odierno argomento di prima mano oltre che in precedenza, il dodici aprile, il quindici maggio, il quattordici luglio, il diciannove settembre, il diciotto ottobre, l’undici novembre e per concludere la carrellata il ventitré dicembre duemilaventiquattro, si torna sull’argomento perché nel tentativo di riprovarci, John Elkann, costretto ad andare a chiedere l’elemosina presso il parlamento italiano che stavolta deve rendere conto a chi ha raggiunto il limite della sopportazione anche nelle truffe, tal ‘manager’ ha detto come sua ‘giustificazione che: “… L’industria dell’auto non è convertibile in industria bellica. …”, sconfessando platealmente il nonno che con tal ‘riconversione’ è stato in grado di mettere in piedi ed abbattere un regime per poi riciclarsi con la scusa di dar lavoro agli italiani ai quali ha preso per sette volte il sudore.

VolksWagen Maggiolino

Chi a suo tempo rubò i disegni per produrre in varie versioni e comunque in serie l’auto-vettura ancora oggi presente sulle strade del mondo, non si preoccupò minimamente di proporre scuse come quella nel virgolettato e se non fossero concorsi vari eventi collaterali, addirittura con tal conversione avrebbe anche potuto vincere “la sua battaglia” ovvero la sua guerra che avrebbe almeno evitata la reazione oggi tragicamente in essere a Gaza ed in Libano.

Il presente vede in cronaca che la casa costruttrice di quel modello di veicolo più che trasformista, è in fase di ‘riconversione’, operando in tal senso con dietro quel danaro che poco meno d’un secolo fa iniziò a portare il mondo verso l’abisso cui il ‘rotto stivale’ partecipò con sempre ad esempio carri che tutto sembravano fuorché armati, tanto che i soldati costretti ad usarli venivano definiti ‘Armata Arrigoni’ intendendo per tale un esercito di carne ‘umana’ inscatolato in barattoli prodotti da case automobilistiche ‘riconvertite’, veicoli le cui ‘corazze’ venivano tranquillamente forate a colpi di fucile.

La Storia Si Ripete?