Di Vittorio Venditti
E Poi Non Dire Che Sono Io a Rompere Le Uova Nel Paniere!
Dopo aver detta la mia sul modo di proporci il Paradiso da parte di chi con ciò campa da duemila anni, alla faccia degl’idioti che ancora danno linfa a tali personaggi, torniamo a parlare di quanto accade nell’altra fazione, quel municipio del quale io ho la stima che si può riservare ai pidocchi.
Che avranno combinato ora?
Sabato scorso, approfittando del fatto che se la colpa è di tutti, ciò equivale al non aver nessun colpevole, chi amministra quella mangiatoia, unitamente ai complici di questo, (non parlo solo dei consiglieri di maggioranza, parlo anche dell’opposizione in consiglio), ce ne ha rifilata un’altra delle sue, trattando la gestione del passaggio fra TARSU E TARES, e con ciò, aggiungendo un’ulteriore, (se pur piccola), spesa a quanto già dobbiamo al carrozzone.
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Oggi non tratterò del fatto che i consiglieri d’opposizione hanno sbagliato seggio, perché lo puoi leggere direttamente dalla delibera di consiglio che, unitamente a quella successiva, è stata trattata da veri oppositori al regime, cosa di cui, proprio quegli oppositori, lamentano la presenza.
Oggi non parlerò dell’italiano utilizzato da chi redige le delibere medesime, (“TENUTO CONTO che, ai sensi del comma 46 del sopra citato articolo, con l’entrata in vigore della TARES sono soppressi la Tassa smaltimento rifiuti solidi urbani (TARSU) di cui al Capo III del D.Lgs 507/93;”, vedi delibera di consiglio n 2 e delibera di giunta n 55), qualcuno spieghi a questi asini che se si parla di un solo oggetto, ci si esprime al singolare, e che dire: “Attenti al gradino che so due”, è permesso solo a Nino Manfredi, nel film “In nome del popolo sovrano” di Luigi Magni.
Oggi non parlerò degl’innumerevoli errori di battitura che si possono trovare passo dopo passo in tutte le delibere e non solo in quelle che sto trattando con questa farneticazione, perché cosa già detta in diversi casi, cosa compresa da te che sei persona intelligente, cosa che non potrebbe essere capita da coloro che redigono e o firmano i documenti che poi ci sbattono in faccia, perché le “persone” in questione non hanno un quoziente intellettivo sufficiente a comprendere ed a correggere tali errori, sicuramente imposti dal grado di alfabetizzazione che questi soggetti, magari laureati, possono mostrare al mondo.
“VISTO l’art. 14, comma 22, del D.L. 201/2011 in base al quale, con regolamento da adottarsi ai sensi dell’art. 52 del D.Lgs 446/97, il Consiglio Comunale determina la disciplina per l’applicazione del tributo, concernente, tra l’altro, i termini di presentazione della dichiarazione e di versamento;”: Oggi parlerò di questo punto fondamentale della delibera di consiglio numero due, punto che accusa chiaramente il consiglio municipale di aver aggiunto disagi per i cittadini, all’aumento delle tasse, cosa che oggi è anch’essa fuori dal tema.
Qual è il problema?
Il problema sta nel fatto che a nessuno di coloro che sedevano in consiglio sabato scorso, sia balenata l’idea di accorpare anche la terza rata della TARES al saldo da versare in un’unica soluzione per chi volesse optare per questa decisione.
Va detto infatti, che il separare la terza rata dalle altre due, è cosa artificiosa, atteso che il municipio di Gambatesa sia già in possesso delle planimetrie di tutti gli immobili assoggettabili alla tassa in questione.
Il municipio dunque, può, (ed a mio avviso: DEVE), preparare anche il conguaglio finale ed accluderlo al pacchetto che può venir onorato entro il dieci di agosto, facendo anche in tempo a pubblicarne le modifiche!
La mancanza di tale ottemperanza, comporterà un aggravio di spesa per il contribuente, pari a quanto dovuto per poter effettuare il versamento, oltre alla perdita di tempo che il contribuente stesso sarà costretto a sopportare, per il fatto di dover fare due volte la fila per pagare.
Questa forma di mancanza di rispetto per chi, come gli altri, ha il diritto di poter pagare quanto dovuto in una sola soluzione, dimostra anche la superficialità con la quale vengono espletati gli atti municipali, oltreché la totale incapacità di chi è preposto a ciò, di comprendere che evitare d’infastidire i cittadini, in questo caso porta vantaggio per le casse che il municipio gestisce, atteso che chi paghi prima dà somme maggiorate d’interesse al municipio stesso, ricevendone in cambio minor fastidio per la propria, personale libertà.
Per essere più chiaro: Voglio dire che questa gente, (che lo ricordo, campa con i soldi di cui ci alleggerisce in maniera forzata ed insindacabile), non è in grado di comprendere neppure quanto potrebbe essere a proprio vantaggio.
Un altro fastidio che ci viene imposto e che è stato bellamente dimenticato da chi si fregia del ruolo di oppositore in consiglio comunale, (oltreché da chi ha preparata la presa in giro di cui sto trattando), consiste nel fatto che, se eventualmente vuoi evitare di pagare le spese postali per il bollettino che ti dovrà servire per versare la terza rata della TARES, lo potrai fare compilando il modello F24: Un altro tranello per vedere se qualche italiano, ovvero nella specifica qualche gambatesano, volendo pagare le tasse, lo può fare sbagliando e di conseguenza dovendo poi pagare ancora altro danaro per correggere l’errore.
Perché se no, io li chiamo LADRI?
Che differenza c’è, ti chiedo, fra questo modus operandi e quello della camorra?
Mi sembra un modo come un altro per aggiungere estorsione ad estorsione!
Il benpensante di turno che potremmo trovare oggi annidato in municipio, obbietterà sicuramente che quanto determinato dalle delibere sopra esposte, sia frutto dell’applicazione delle Leggi dello Stato, Leggi che regolano la materia.
Rispondo a questo stupido, che è proprio la stupidità che lo dirige, a non fargli comprendere che una modifica dello Status imposto, così come scelleratamente proposta dal pazzo che sta farneticando, non solo è approvabile, ma è auspicabile ai sensi della possibilità libera di proporre ai cittadini ogni modo a loro ben accetto, per far sì che vengano più comodamente pagate le tasse, già invise, perché non foriere ed appaganti dei servizi che dovrebbero fornire in cambio.
Questo è il modo con il quale veniamo amministrati da chi, (dice bene il Sindaco), abbiamo eletto in maggioranza ed opposizione.
Questo è quanto meritiamo, magari scannandoci e rimanendo divisi in un paese come Gambatesa, a solo vantaggio di questi delinquenti, supportati magari da chi, con la difesa dei propri privati interessi, cerca di convincere quei pochi fessi che ancora ci credono, che questa sia la strada che ci porta verso il Paradiso.
A questo punto, io preferisco stare alla finestra a vedere arrivare le fiamme dell’inferno, possibilmente Gialle, e vederle in azione per compiere quella catarsi che elimina ogni tipo di peste:
Anche quella più subdola, detta Società Civile”.