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Sindaco Assolto: Ma Nessuno Ne Parla

Di Vittorio Venditti
(foto), Di Salvatore Di Maria

Non Notizia O Notizia Di Parte?

Ecco un’altra notizia che se divulgata dal giornalino di quarta serie, (secondo chi lo redige), potrebbe a lungo termine, ridurre il numero degli elettori.
Divulgarla poi a mezzo radio e televisione ufficiale, è ancor più infruttuoso, tanta è ormai la morbosità di chi legge o ascolta, per notizie negative, contrariamente al disinteresse palese per le buone notizie.

Il Sindaco Emilio Venditti

IL SINDACO DI GAMBATESA, EMILIO VENDITTI, E’ STATO ASSOLTO CON FORMULA PIENA
PERCHE’ IL FATTO NON SUSSISTE

DELIBERA DI GIUNTA n 38

Il reato, di cui alla sentenza in delibera, è di quelli che, trattati dal “solerte magistrato”, zelante come non mai, portano al risultato di nullità, dopo un’inutile gazzarra, (Processo), messa inpiedi al solo scopo di esporre alla berlina chi può essere considerato scomodo, ovviamente a spese di noi Contribuenti.

A queste spese, vanno aggiunte le uscite di bilancio, poste in atto presso la sede ove opera l’amministratore “delinquente”, nel caso nostro, il municipio di Gambatesa.

Lasciando da parte la filosofia spicciola, e quanto farei io, a chi ha operato tali sprechi, andiamo ad analizzare il risultato, dal punto di vista legale.

Tempo a dietro, fu fatto un referendum che andato in porto pienamente, attribuiva la responsabilità degli errori di giudizio a chi li commetteva, anche se si fosse trattato del “solerte magistrato”.

Che fine ha fatto quel risultato?
Com’è stato insabbiato?
Qual’era e di chi, l’interesse e la connivenza, che hanno portato a quest’insabbiamento?
Chi è stato ingiustamente danneggiato come verrà ristorato?
E i soldi spesi dal municipio, (soldi nostri), secondo quanto espresso in delibera, chi ce li restituirà?

Certo! vorrei guardare in faccia chi ha voluto procedere e poi ha persa la causa oggetto della delibera.
Costui o costei, è bene che abbia agito contro Emilio che, a suo dire, è una spugna e riesce ad assorbire anche simili dolori; l’avesse fatto contro il sottoscritto, più che ricevere una condanna ai sensi di quanto imposto dal referendum sopracitato, ne avrebbe ricevuta una, secondo leggi non necessariamente convenzionali.

Il ben pensante di turno si starà già domandando:
“questo stupido dice, dice, dice; ma poi, in concreto, che fa?”

Rispondendo a questa domanda, posso dire che il “solerte magistrato”, si è sempre guardato bene dal convocarmi, sapendo che se lo avesse fatto, come minimo avrebbe ricevuto uno sputo in faccia.
Va da sè che tale proposizione è e resterà per sempre valida, quindi attuabile con somma mia goduria.

Resta valido quanto, per altro, ho avuto modo di fare a suo tempo nei cosiddetti “uffici giudiziari” di Campobasso, dove ancora si ricordano di uno che, avendo ricevuto il certificato di fedina penale con sopra i dati di un omonimo, a suo tempo sotto processo per truffa, (per altro, anch’egli, se non sbaglio, ASSOLTO), tornava a farsi correggere il documento, entrando però, dopo aver sfondata a calci una porta.

Intelligenti Pauca.

Il ben pensante di prima, a questo punto si domanderà:
“Certo! parli così, perché parli di un tuo amico!
E se si fosse trattato di un tuo nemico?”

Quando si scrive e si arriva al punto di assumersi certe responsabilità nel Dire, lo si fa, indipendentemente dalla persona di cui si parla.
Le leggi, vengono create e promulgate in maniera super partes, quindi, quando si parla di fatti inerenti le leggi, lo si fa in maniera super partes.

Emilio, così come Roberto Lassini, non ha bisogno di avvocati difensori, a parte quello che, (vedi delibera), poi ha dovuto avvocare, e come già detto, uno come lui, certe cose le mette in conto.

Diverso però, può essere il caso di chi, (come Lassini), reagisce a certe offese in maniera non convenzionale.
Fatti salvi coloro che, stipendiati per il proprio lavoro, hanno persa la vita proprio a causa di questo, va detto che una reazione alla Lassini, se non giustificabile, doveva essere almeno prevista, proprio da chi, poi, indiscriminatamente l’ha dovuta subire.

Questo, per Emilio Venditti e Roberto Lassini.
E per il Cittadino Comune e magari poco abbiente?…

Cose del genere, già patite da chi scrive, è bene (per la salute del Solerte Magistrato, che non accadano più proprio a danno dello scrivente o di Cittadini, molto pazienti ma sufficientemente stanchi.
Dovesse succedere, chi ne sarà responsabile, bene avrà fatto a fare testamento, premurandosi di nascondere bene i propri beni.
Questi, in caso di ostilità, potrebbero essere usati per una campagna tesa al disprezzo e al vilipendio, (posto che per certi stronzi si possa parlare di vilipendio), da applicare, come detto, allo stronzo o alla stronza da considerare ostile.

A te che mi leggi e che non sai cos’ho dovuto patire da questa gentaglia, chiedo scusa per i termini utilizzati per significare la gentaglia di cui sto parlando.
D’altra parte, volendo tornar a “volare alto”, in questo caso ho semplicemente adottata la metrica che il Sommo Poeta ha utilizzata per descrivere l’Inferno.
Allo stesso tempo però, ti auguro di non avere a che fare con questi bastardi, perché, pur innocente, o magari danneggiato, ne subiresti la stessa burocratia, da loro imposta a chi, magari colpevole di chissà quali nefandezze, ne sarebbe il reale destinatario.

In definitiva:

Emilio è stato assolto e se ne frega del lavoro di questi inutili e dannosi burocretini.
Ciò, perché alla fine abbiamo pagato noi Contribuenti lo “scontro” fra lui e chi lo ha accusato.

Bello sarebbe, (e dubito che succederà), se si perdesse un pò di tempo per costringere chi ha sbagliato a pagare e a pagare per davvero.