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Futura Expo 2025: ‘EduImpact’ Tra I Protagonisti Dell’Innovazione Sostenibile

Di Giusi Toto

Università Degli Studi Di Foggia

Grande successo per la partecipazione del Learning Sciences institute (LSi) dell’Università di Foggia, a Futura Expo 2025, la Fiera Internazionale dedicata alla sostenibilità e all’innovazione, svoltasi a Brescia dal 7 al 9 marzo. Il progetto ‘EduImpact’, presentato dalla dott.ssa Guendalina Peconio, è stato selezionato tra le dieci migliori proposte innovative per partecipare a questo prestigioso evento che ha riunite imprese, istituzioni e startup provenienti da tutta Italia e dall’estero.

Un momento della presentazione

La partecipazione a Futura Expo ha rappresentato un momento cruciale per il nostro laboratorio, sia per il valore scientifico che per quello umano. EduImpact rappresenta per noi un modello di come la ricerca possa tradursi in azioni concrete per il territorio. Siamo orgogliosi di aver mostrato come l’Università di Foggia sia in prima linea nella promozione dell’innovazione sostenibile.

Futura Expo 2025 ha rappresentata una piattaforma di dialogo tra il sistema economico pugliese e lombardo, con un focus su temi fondamentali come la transizione ecologica, la digitalizzazione e la sostenibilità sociale ed economica.

Tra i settori chiave affrontati dall’Expo spiccano la manifattura sostenibile, le energie rinnovabili, il welfare e la salute, le tecnologie deep tech e digitali e il comparto Agritech – Agrifood, temi di grande rilevanza per il futuro delle economie locali e globali. Il progetto ‘EduImpact’ s’è distinto per il suo approccio innovativo e partecipativo. Basato sulla metodologia del design thinking, ‘EduImpact’ ha coinvolti studenti universitari, assegnisti di ricerca, dottorandi, imprenditori e decisori politici in un workshop collaborativo volto a sviluppare idee imprenditoriali per la valorizzazione delle aree interne.

«Le aree interne rappresentano un patrimonio inestimabile, ma per rilanciarle è necessario creare progetti innovativi che partano dal basso, coinvolgendo diversi attori della società – ha dichiarato Guendalina Peconio, assegnista di ricerca e ideatrice del progetto -. EduImpact è nato proprio con questo scopo, mettendo insieme competenze e prospettive interdisciplinari per affrontare sfide complesse come il turismo sostenibile, la valorizzazione dei prodotti locali e la creazione di imprese innovative. Partecipare a Futura Expo è stata una straordinaria opportunità per condividere queste idee con un pubblico ampio e qualificato».

Le aree interne, spesso trascurate dai grandi flussi economici e urbani, rappresentano un patrimonio di cultura, tradizioni e risorse ambientali che può essere rilanciato attraverso soluzioni innovative e sostenibili. ‘EduImpact’ ha puntato proprio su quest’obiettivo, creando un ambiente di lavoro interdisciplinare per affrontare sfide legate alla promozione del turismo sostenibile, alla valorizzazione dei prodotti locali e alla creazione di imprese innovative.

Il workshop di ‘EduImpact’ s’è sviluppato attraverso un processo strutturato in quattro fasi che ha saputo coinvolgere e stimolare i partecipanti in maniera dinamica e collaborativa.

La prima fase, dedicata all’icebreaking e brainstorming, ha avuto lo scopo di creare un clima di fiducia e creatività tra i partecipanti. Suddivisi in gruppi interdisciplinari che hanno iniziato un confronto aperto sulle principali sfide delle aree interne. Condividendo esperienze personali e idee innovative, hanno esplorati temi cruciali come il turismo sostenibile, la valorizzazione delle tradizioni locali e le opportunità di lavoro nei territori periferici rispetto ai centri di servizi essenziali. Questo momento iniziale di scambio ha permesso di rompere il ghiaccio e avviare un dialogo produttivo, gettando le basi per le fasi successive.

Nella seconda fase, dedicata allo sviluppo delle soluzioni, ogni gruppo ha estratta una specifica sfida da affrontare, come l’attrazione di giovani talenti verso le aree interne, la creazione di startup agricole innovative o la promozione dei prodotti locali. Le idee iniziali sono state elaborate in proposte concrete, rispondendo a quattro domande guida: Cosa? (Qual è l’idea o il progetto?), Come? (Come funziona? Quali risorse sono necessarie?), Chi? (Chi ne beneficia?) e Perché? (Perché è importante per le aree interne?). Questo processo ha richiesto un lavoro collaborativo intenso che ha permesso di affinare e strutturare le idee in progetti dettagliati e fattibili.

La terza è stata quella della presentazione e votazione, un momento estremamente coinvolgente e dinamico. Ogni gruppo ha avuti due minuti per presentare la propria idea davanti agli altri partecipanti, utilizzando modalità sintetiche e persuasive.

Infine, il quarto step ha prevista una discussione aperta e riflessioni finali. I partecipanti hanno condivisi feedback sulle idee proposte, esplorando i punti di forza e le possibili criticità. Questo momento di confronto ha permesso di immaginare come i progetti potessero essere applicati nella realtà, rafforzandone la concretezza e l’impatto potenziale.

Un momento della presentazione

Durante l’evento, non sono mancate le prospettive di ricerca. Sono state infatti condotte interviste semi-strutturate con imprenditori provenienti da diversi settori, con l’obiettivo d’esplorare il ruolo della scuola nello sviluppo delle competenze dei giovani lavoratori, le aspettative delle aziende nei confronti delle nuove generazioni e l’inclusione delle persone con disabilità nel mondo del lavoro.

Il progetto ‘EduImpact’ proseguirà con l’analisi delle proposte emerse durante l’evento e delle interviste effettuate, esplorando le opportunità e promuovendo ulteriori iniziative di collaborazione interdisciplinare.