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BORGHI D’ECCELLENZA DEL MOLISE: Dove Sono Finiti?

Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria

Per La Serie: I Ciucc Z Vattn E I Varil Z Sfashcn!

Da Sinistra, Franco, Maurizio, io e Manfredi, del 19 febbraio 2013

Dove Eravamo Rimasti?

In questi ultimi giorni mi è capitato di ripensare al periodo nel quale, quasi ogni ventiquattro ore, il mio collaboratore, nonché addetto stampa dei Borghi D’Eccellenza del Molise Stefano Venditti, mi girava i comunicati con i quali si metteva a conoscenza del mondo, quanto di bene l’associazione citata nel titolo di questa farneticazione facesse per lo sviluppo della nostra regione e di conseguenza per tentare di cambiare quel modo di pensare dei molisani, basato sull’attendere l’elemosina dalle alte sfere politiche, dimenticando di lavorare per mettere in mostra le bellezze del Molise stesso e le capacità in termini di arte, cultura e tradizioni, espresse da questa popolazione.

Ieri mattina, avendo un momento libero, nello scartabellare la mia rubrica telefonica, ho ritrovato il numero di Maurizio Varriano, coordinatore dell’associazione dei Borghi d’Eccellenza del Molise e senza perdere tempo ho provato a telefonargli, non fosse altro che per sincerarmi del suo stato di salute, visto che dalla sera di Pasqua, ne gli ho più parlato, ne ho avuto più notizie di lui.

Al primo colpo ricevo la risposta di Maurizio, che fra l’altro esordisce chiamandomi per nome: Quindi, non mi ha dimenticato.
Ci salutiamo calorosamente ed io gli pongo l’ovvia domanda: “Ma cos’è successo? Perché sei sparito con tutti i borghi in questo modo? Da Pasqua non ricevo più alcun vostro comunicato e chiedendo a Stefano, che se non sbaglio è il vostro addetto stampa, lui mi dice continuamente che non riesce a parlare con te!”.
Maurizio, rassicurandomi sullo stato della propria salute e sul fatto che a livello di amicizia fra noi nulla è ne può essere cambiato, mi espone i numerosi problemi che stanno attanagliando al momento l’associazione, tanto che il focus del lavoro di questa, è stato spostato dal Molise alle regioni limitrofe.

“Proprio ieri, – dice Maurizio – ero a Roma ed ho incontrato fra gli altri l’Onorevole Massimo Tedeschi, presidente dell’associazione delle vie francigene d’Europa…”.

Insomma: Senza tirarla per le lunghe sulla telefonata, si è chiaramente capito che con l’avvicendamento del governo regionale, è cambiato tutto anche per quanto concerne le aspettative di sviluppo del turismo in Molise, almeno dal punto di vista di chi, fino a ieri, ha operato in ciò.

“Sai che avevamo portato avanti tutta una serie di manifestazioni delle quali hai anche scritto, in primis la prima rassegna del folklore molisano con annessa mostra.
Per quelle giornate, il precedente governatore del Molise aveva firmata di proprio pugno una determinazione che prevedeva un contributo di quattrocento euro ad ogni gruppo folkloristico che aveva partecipato agli appuntamenti, non per pagarne i convenuti, ma almeno per contribuire alle loro spese di trasferta. – Qui se vuoi vedere a ciò che Varriano si riferisce. – Ebbene: Il nuovo governatore ha annullata la determina, così come ha fatto tabula rasa di ogni mandato di pagamento predisposto dall’amministrazione precedente, adducendo ragioni di risparmio di spesa; poi per attenersi a quanto appena detto, ha assegnata una carta di credito alla propria addetta stampa, con la possibilità di poter spendere fino a duemilaseicento euro mensili…”.
Di questo bell’esempio di risparmio, anche gambatesaweb si è occupato, qui la testimonianza, quindi nulla di nuovo sotto il sole.

A questo punto, dopo aver chiesto a Maurizio se sapesse delle vicissitudini che nei giorni scorsi hanno toccato il Nuovo Molise e di conseguenza il comune amico Stefano Venditti, ho ricevuta la risposta che in parte mi aspettavo: “Ne ho parlato anche con l’editore del giornale, quel Galasso che evidentemente ha ben imparato a fare il politico…”.
Ma a parte questo, ho aggiunto, ed al di là del giornale, perché hai cessato così repentinamente di far conoscere ciò che l’associazione dei Borghi d’Eccellenza fa, tramite Stefano o al limite tramite me, che accetto quanto scrivete in maniera totalmente gratuita.
Dopo altre spiegazioni, riassumibili con il dire di Maurizio: “Con il nostro prolungato silenzio e l’allontanamento dalle istituzioni regionali che non si attengono agli impegni già presi, abbiamo voluto dare una sferzata ad un governo regionale che, a differenza del precedente, se ne frega dello sviluppo del turismo molisano, pensando solo alle proprie beghe fra componenti della stessa maggioranza”, senza aver per nulla chiare, ne la ragione del fatto che non risponda più al telefono di Stefano Venditti, ne quale fosse la tecnica con la quale Maurizio Varriano e l’associazione dei Borghi d’Eccellenza del Molise pensino di inculcare i concetti da loro espressi, (finora sapevo che il silenzio serve a non dire, ed è prediletto proprio da chi vuole che non si dica, vedi quanto accade a chi scrive di e su Gambatesa), nel ribadire che quanto appena espresso non mi è per nulla chiaro perché fra le altre soluzioni Maurizio Varriano, approfittando della presenza di chi ne è l’addetto stampa, avrebbe potuto organizzare una conferenza stampa (per l’appunto) e denunciare l’ostracismo a cui si ritiene sottoposto, ci salutiamo, dandoci appuntamento per oggi a Gambatesa, in maniera da poter proseguire il ragionamento e riprendere le fila di un discorso che fino allo scorso marzo stava filando e cominciava anche a dare qualche fastidio, oltreché a sensibilizzare l’animo di chi, in vena di voler lavorare, anche in questo nostro Borgo, (che non farà parte dei Borghi, ma se vuole sa essere d’eccellenza, nonostante i suoi detrattori e parassiti), ha iniziato a credere nelle possibilità date dalla via Francigena del sud, in termini di lavoro e prosperità.

Ce la farò a riprendere a tessere una tela, facendolo da Ulisse, senza la consulenza di Penelope?