Di Luca Giordano
Concluso il lungo weekend isernino dedicato al carnevale delle maschere zoomorfe. Dopo un venerdì passato tra convegni e documentari riguardanti la storia delle maschere protagoniste nella nuova edizione di questo speciale carnevale pentro è arrivato il tanto atteso sabato pomeriggio nel quale s’è svolta la grande sfilata attesa anche da molti turisti giunti da fuori regione.
Nonostante qualche goccia di pioggia che di tanto in tanto scendeva dal cielo, i dodici gruppi di maschere arrivati da tutta Europa (Kukeri Chaushi (Bulgaria), Errobico Jouldanak (Francia), Kurenti (Slovenia), Dzolomari (Macedonia), Meckari (Macedonia), La Lachera (Piemonte), I Belli e i Brutti (Liguria), Mamutzones Antigos (Sardegna), Su Boi e su Omadori (Sardegna), L’Urs (Basilicata), Ru Brutt, ru Biell e Santa Monna (Molise) e L’Uomo-Orso (Molise), si sono esibiti, carichi delle loro tradizioni e della passione che mettono questi uomini e donne vestiti spesso da costumi molto pesanti e da campanacci che ne aumentano il peso.
Per la gioia di grandi e piccini, un tripudio di colori e di suoni ha attraversata la città di Isernia fino a notte inoltrata. Questa Mattina, il carnevale s’è spostato a Campobasso dove nell’ex mercato coperto sono andate in scena le pantomime di ciascuna maschera.
Visto il grande successo di quest’ultima edizione, sicuramente ci si rivedrà il prossimo anno, magari con l’aggiunta di nuovi gruppi di maschere da scoprire.