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REGIONE MOLISE: Notizie Del Giorno

Di Michele Simiele

Regione Molise

Presieduto da Quintino Pallante s’è riunito nella mattinata il Consiglio regionale che ha provveduto ad estrarre la terna dei nominativi dei Revisori dei conti della Regione Molise: Franco Caridi, Agatino Lipara e Vincenzo Rutigliano. La nomina avverrà con atto del Presidente del Consiglio regionale previa verifica dei requisiti posseduti. Sono stati altresì selezionati con le stesse modalità altri tre nominativi – Sergio Tempo, Simone Paoloni e Lucia Romano – per l’eventuale sostituzione di uno o più degli effettivi in caso di loro rinuncia ovvero d’accertamento del mancato possesso dei requisiti previsti dalla legge.

L’Assemblea ha quindi iniziato ad esaminare e poi approvare all’unanimità dei presenti:
• La proposta di legge n. 28, d’iniziativa dei Consiglieri Stefania Passarelli e Armandino D’Egidio concernente “Disposizioni in materia di agricoltura sociale”.  Ha illustrata all’Aula la proposta il Presidente della Quarta Commissione permanente, Nicola Cavaliere. Il testo approvato oggi (che è stato emendato in Aula nel corso dell’esame), dunque, prevede che la Regione Molise, nel rispetto dei principi recati dalla legge 18 agosto 2015, n. 141 (Disposizioni in materia di agricoltura sociale), promuova l’agricoltura sociale quale aspetto della multifunzionalità delle imprese agricole finalizzato allo sviluppo di interventi e di servizi sociali, socio-sanitari, educativi e di inserimento socio-lavorativo allo scopo di facilitare l’accesso adeguato e uniforme alle prestazioni essenziali da garantire alle persone, alle famiglie e alle comunità locali in tutto il territorio regionale e in particolare nelle zone rurali o svantaggiate. Previsto (ancora) che l’Ente regionale sostenga il potenziamento dell’offerta dei servizi sociali e la sperimentazione di nuovi modelli del welfare regionale attraverso la realizzazione di interventi innovativi da parte delle fattorie sociali.

Alle pubbliche amministrazioni, infine,  nel quadro della programmazione delle proprie funzioni inerenti le attività agricole e sociali, è affidato il compito di promuovere, senza nuovi o maggiori oneri a carico dei propri bilanci, politiche integrate tra imprese agricole ed istituzioni locali, al fine di sviluppare l’agricoltura sociale anche tramite politiche di riorientamento della spesa sociosanitaria ordinaria, finalizzate a supportare la creazione di iniziative pilota e la costituzione di reti di protezione sociale caratterizzate dalla presenza attiva dell’agricoltura sociale. L’articolato, nello specifico, definisce poi: le attività esercitate dagli imprenditori agricoli nell’ambito dell’agricoltura sociale; le attività che possono essere espletate in collaborazione con i servizi socio-sanitari e con gli enti locali; l’azione della Regione quale promotrice e sostenitrice delle pratiche dell’agricoltura sociale nei propri strumenti di programmazione e gestione delle politiche di sviluppo,  agricole, sociali e socio-assistenziali; le aree ed i locali idonei ad ospitare attività di agricoltura sociale, con l’individuazione dei rispettivi requisiti igienico-sanitari; gli interventi di sostegno che possono essere previsti per il raggiungimento delle finalità dell’agricoltura sociale da parte della Regione e degli enti locali.  Vengono, in aggiunta, istituiti l’Albo regionale delle fattorie sociali (con l’individuazione dei requisiti professionali per l’iscrizione) e il Contrassegno delle fattorie sociali di cui possono fregiarsi gli iscritti allo stesso Albo. Prevista, infine, l’istituzione dell’Osservatorio regionale sull’agricoltura sociale quale organo consultivo cui compete a:
◦ supportare la Giunta regionale nell’espletamento delle funzioni e dei propri compiti in relazione alla presente legge;
◦ favorire la comunicazione e lo scambio di esperienze sul territorio regionale e nazionale e promuovere iniziative tese alla valorizzazione delle attività d’agricoltura sociale, anche al fine di favorire la diffusione di buone pratiche;
◦ proporre iniziative finalizzate a coordinare ed integrare le pratiche d’agricoltura sociale nell’ambito delle politiche di coesione e di sviluppo rurale;
◦ proporre attività di studio, ricerca e d’animazione territoriale finalizzate a supportare le attività d’indirizzo e programmazione della Regione in materia d’agricoltura sociale.

• il Piano del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise presentato dalla Giunta regionale. Ha illustrato all’Aula il provvedimento il Presidente della Terza Commissione (Roberto Di Baggio) che ha ricordato come l’Ente Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, nel 2010, con una Delibera del Consiglio Direttivo, adottò la proposta di Piano che trasmise alle regioni interessate. Seguì un lungo periodo di riflessioni, incontri, valutazioni fino a giungere all’anno 2020, allorquando lo stesso Ente Parco, come Ente proponente, evidenziò di dover attivare la procedura di VAS nel rispetto del Decreto Legislativo 52/2006, procedura straordinaria che doveva ricomprendere tutti i territori    delle diverse regioni coinvolte. Nel novembre 2020 -ha aggiunto Di Baggio- le tre Regioni – Abruzzo, Lazio e Molise – hanno firmato un Protocollo d’Intesa finalizzato appunto ad intraprendere la procedura di VAS, affidando alla Regione Abruzzo il ruolo di capofila per il coordinamento delle procedure. Concluse tutte queste e le attività di ascolto previste dalla normativa di settore, nel gennaio 2024, la Giunta regionale del Molise ha adottato il Piano inviandolo al Consiglio regionale per l’approvazione definitiva. Di conseguenza la Terza Commissione permanente -ha ricordato ancora Di Baggio- ha tempestivamente iniziato l’esame, svolgendo diverse audizioni con le Associazioni interessate, con l’Ente Parco e con i Dirigenti e funzionari della struttura regionale competente. L’organismo consiliare, concluse le sue valutazioni, ha provveduto ad esprimere (all’unanimità dei suoi componenti) parere favorevole al testo proposto. Il Piano -ha concluso Di Baggio- è frutto di un combinato lavoro d’analisi del patrimonio, indagini idrogeologiche e forestali oltre che recepimento dei protocolli di intesa stipulati con i comuni che rientrano nell’area, dopo un lungo raffronto e di approfondimento e condivisione delle diverse esigenze, puntuali e per macro-aree, emerse nella fase istruttoria e dibattimentale.
• La variante parziale al vigente Piano Regolatore Generale del Comune di Venafro finalizzata alla riclassificazione urbanistica di una porzione di area, di mq 7.594,00 della particella n. 211, del foglio n. 18, proposta dalla Giunta regionale. Ha illustrato il provvedimento il Presidente della Terza Commissione, Roberto Di Baggio.

Prima dell’avvio dell’esame dei vari punti iscritti all’ordine del giorno, i gruppi di minoranza, con gli interventi dei Consiglieri Greco, Primiani e Fanelli, hanno dichiarato d’abbandonare l’aula e non partecipare ai lavori della seduta odierna fornendone opportuna motivazione.

Sempre ad inizio seduta il Presidente della Giunta regionale (Francesco Roberti) ha informata l’Aula d’aver ricevuto dalle Autorità giudiziarie competenti un avviso di conclusione delle indagini preliminari che riguardano attività svolte durante il proprio mandato da Sindaco del comune di Termoli e da presidente della Provincia di Campobasso.