Di Vittorio Venditti
Non Hanno Occhi Di Riguardo Nemmeno Verso I Morti
Ogni promessa è debito; chi scrive odia far politica secondo l’accezione più comune del termine e perciò non s’abbassa al livello di chi ogni giorno campa con questo sotterfugio, per cui le promesse come quella fatta martedì e ribadita venerdì scorsi le mantiene.
Come ogni anno, a Gambatesa ed in tutti i luoghi ove esiste come sito allegro un cimitero, arriva il conto relativo al canone per la gestione delle lampade votive. Nulla da eccepire se non fosse per un piccolo particolare che moltiplicato per il numero di contribuenti, diventa una bella cifra non necessariamente dovuta al ‘muinicipio’ d’appartenenza o al suo indotto.
Dunque, in data tre marzo ultimo scorso è arrivata la busta contenente la fattura (emessa il precedente diciannove febbraio dal ‘muinicipio’ che per altro dista dal punto di destinazione di quella comunicazione meno di ‘cento passi’), contenente (oltre all’avviso di pagamento) anche una ‘gentile’ lettera d’accompagnamento, il cui contenuto standard è riportato a seguire:
“… in allegato si trasmette l’avviso di pagamento per il versamento del canone “Lampade votive” relativo all’anno 2024 per l’utenza a Lei intestata.
Il pagamento potrà essere effettuato con le modalità indicate nell’avviso pagoPA (presso Banche, Ricevitorie, Tabaccaio, Bancomat Supermercati, Poste), e dovrà avvenire in un’unica soluzione entro il 31 marzo 2025.
– Aperta la busta = Pagato immediatamente quanto dovuto. –
Si invita a rispettare la predetta data di scadenza, onde evitare l’addebito di sanzioni e interessi per il ritardato pagamento.
– La spedizione ha impiegati quattordici giorni per arrivare a destinazione. –
Si rammenta che dopo la scadenza del 31-03-2025 il pagamento attraverso il canale PagoPA potrebbe venire rifiutato e in tal caso potrà avvenire esclusivamente tramite bonifico presso la Tesoreria Comunale.
– Burocrazia su burocrazia. –
Si invita, altresì, la S.V. a comunicare qualsiasi variazione relativa agli intestatari delle bollette relative all’illuminazione votiva, al fine di aggiornare gli archivi ed evitare errori di fatturazione dandone notizia, per iscritto, all’Ufficio tributi di questo Comune: e-mail: comunegambatesa@comune.gambatesa.cb.it.
– quell’e-mail che… –
Distinti saluti
Il Responsabile dell’area Amministrativa-contabile
(Dott. Rosario Conte)”
Come detto poco sopra, onde evitare di dimenticare, il vostro cronista ha acquisita la missiva e preso l’avviso di pagamento, ha effettuato (mediante l’uso del QR code), il versamento di quanto dovuto.
Tutto bene? No perché diversamente non ci sarebbe stato bisogno di richiamare oggi la notizia con ben due annunci antecedenti. Andando a consultare a dovere la lettera sopra riportata, la sorpresa (nemmeno tanto tale) è stata di dover constatare che ovviamente per poter spedire tali missive, il comune prima e gli utenti poi, hanno pagate le spese di spedizione e carta ed inchiostro necessari alla redazione di quanto in tema, spreco in danaro ed a livello di rispetto per l’ambiente, non di poco conto.
Tempo permettendo, qualche giorno dopo aver onorata questa forma di rispetto per chi della famiglia è ‘andato avanti?, chi scrive ha voluto veder chiaro in questo disguido che però risulta oltremodo antipatico, specialmente pensando a coloro che si riempiono la bocca di PNRR e digitalizzazioni varie e poi si perdono in un bicchiere d’acqua, si spera di cuore inquinata e tossica.
E’ stato dunque il caso d’interpellare il firmatario della lettera d’accompagnamento di cui sopra (per fortuna persona stimata) per chieder conto di questa svista. Dopo i saluti di rito, il vostro articolista ha obiettato che si possono annullare i costi di redazione e spedizione di tali fatture, permettendo agli utenti di ricevere quanto in tema mediante e-mail, (quel sistema richiesto per segnalare eventuali variazioni utili ad evitare errori nelle future fatturazioni), così come accade per altri enti preposti alla medesima bisogna. Rosario Conte, con il garbo che lo contraddistingue, ha fatto notare che la situazione burocratica non prevede che sia possibile risolvere il problema in maniera così semplice perché il comune di Gambatesa delega a terzi la gestione di queste bollette, cosa ribattuta da chi scrive con un quasi ‘me ne frego’, atteso che all’utente finale interessi il risultato ottenuto. L’interlocutore ha aggiunto che l’invio mediante posta elettronica delle fatture può dar adito a dimenticanze nel recepire tali comunicazioni, cosa che può tranquillamente accadere anche con le lettere inviate tramite postino, ammesso e non concesso che questo le consegni entro la scadenza programmata ovvero le porti a destinazione tout court.
Senza tirarla per le lunghe, Rosario Conte ha alla fine detto che “questa è una situazione da valutare per l’anno prossimo ed a seguire”, cosa che al di là della stima personale che chi sta redigendo questo resoconto nutre per la persona interpellata, lascia insoddisfatti perché se è vero che si sta digitalizzando anche il locale cimitero (come da determina n 83 che presenta come oggetto: “SERVIZI DI DIGITALIZZAZIONE DELLE AREE CIMITERIALI – LIQUIDAZIONE 1^ ACCONTO”), risulta davvero poco chiaro e sicuramente offensivo per la comune intelligenza il non smaterializzare l’esazione delle relative tasse, (ovviamente come alternativa e non per assoluta imposizione), cosa che permetterebbe all’utenza che sceglie tal nuova strada di risparmiare il danaro relativo alla gestione cartacea di quanto in tema, nonché il recupero del tempo di comunicazione del dovuto, evitando di perderne con l’affidamento a terzi che giustappunto nel tempo hanno dimostrata tutt’altro che rapidità nel lavoro di consegna.
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