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E Sono Venticinque!

Di Stefano Venditti

Tra qualche settimana, più precisamente il prossimo 28 marzo, festeggerò i miei primi 25 anni d’iscrizione all’Albo dei Giornalisti. Le cosiddette nozze d’argento. Un bel traguardo, non c’è che dire.

tesserino fronte

Un punto d’arrivo importante che impone una piccola riflessione sul percorso formativo e professionale compiuto fino ad oggi e che ha caratterizzata più della metà della mia vita. Devo considerare anche il fatto che in maniera ufficiale ho iniziato a lavorare come giornalista nel lontano 1997, quindi 25+3.

tesserino interno

Come si suol dire in questi casi, d’acqua sotto i ponti ne è passata tanta, iniziando dal fatto che la mia prima iscrizione all’Albo è stata presso l’Ordine dei Giornalisti del Lazio a Roma perché all’epoca non esisteva ancora l’Ordine regionale del Molise. Dopo qualche anno, nel 2004 precisamente, c’è stata l’istituzione ufficiale con Decreto del Presidente della Repubblica n.ro 85 del 24/02/2004 della circoscrizione del Molise. Io sono stato uno dei membri del seggio elettorale (scrutatore) che ha eletto il primo consiglio regionale e il primo presidente del tanto agognato ODG Molise, il compianto collega di RAI3 Molise Leopoldo Feole.

Dal 1997 ad oggi ho vissuto in molteplici redazioni di vari mezzi di comunicazione. Dai più tradizionali giornali cartacei fino ai mezzi più moderni legati alla rete internet e al mondo dei social. L’informazione a 360 gradi, lo confesso senza falsa modestia, non ha più segreti per me anche se è sempre valido il detto popolare che non si finisce mai di imparare pure perché non solo come giornalista, ma anche e soprattutto come addetto stampa ho studiate e praticate tutte le branche della comunicazione nell’accezione più ampia del suo termine. Come ultima tappa sono giunto nell’ODG dell’Emilia Romagna, terra nella quale ho finalmente potuto mettere a frutto tutta la mia esperienza e il mio bagaglio professionale. Terra che mi ha permesso anche di tracciare una nuova rotta nella professione (vale a dire la carriera di giornalista/scrittore) anche se il mio editore è di Genova.

I ricordi più belli legati alla mia terra d’origine dal punto di vista esclusivamente professionale sono senza dubbio quelli maturati all’interno della redazione di Campobasso de ‘Il Tempo’, nella centralissima piazza Prefettura, (al suo posto ora c’è un ufficio notarile), alla gestione per un decennio dell’ufficio stampa del CIP Molise (dal 2008 al 2018) che mi ha permesso di crescere anche e soprattutto a livello umano e le numerose lezioni di giornalismo tenute in molteplici Istituti scolastici dell’intera provincia di Campobasso, dalle scuole elementari alle superiori, in qualità di responsabile del progetto nazionale “Newspapergame” per la provincia campobassana. Ho incontrati molti studenti interessanti e docenti davvero professionali che ricordo con tanto affetto.

In Molise poi, sono riuscito ad organizzare anche un concorso nazionale giornalistico sportivo denominato ‘Pietro Fasolino’ che ha vista la luce per ben sei edizioni dal 2012 al 2018, ma che sono stato costretto mio malgrado ad interrompere, una volta che ho deciso di lasciare la mia terra natia. L’unico concorso giornalistico sportivo nazionale made in Molise (ci tengo a sottolinearlo) che purtroppo non ha avuto un seguito.

Come ultimo ricordo professionale legato al Molise dal punto di vista cronologico, ma non in senso affettivo, è quello legato al Direttore Vittorio Venditti e al suo giornale online gambatesanews.it anche quand’è stato solo un blog: gambatesaweb.it. Gli amici non si dimenticano mai, hanno per sempre un posto speciale nel cuore. Soprattutto se sono veri amici (intesi con la A maiuscola) e se ti aiutano nei momenti bui che ognuno di noi può trovare sul proprio cammino. Ebbene si, quando mi sono trovato senza la possibilità di rendere pubblici i miei scritti e i miei articoli il Direttore di questa testata giornalistica mi ha ospitato nella sua redazione e nelle sue pagine. Non finirò mai di ringraziarlo abbastanza per l’opportunità che mi ha data in passato e per avermi forniti nuovi stimoli non solo professionali, sproni che poi sono stati alla base del mio viaggio lontano dal Molise per affrontare e vincere a mani basse una nuova avventura non solo professionale per me e la mia famiglia in una terra lontana che ci ha accolti e che ci ha permesso di mettere a frutto le nostre peculiarità, (sia individuali sia come famiglia) che in Molise erano state ampiamente sottovalutate.

Un esempio: se fossi rimasto in Molise i miei libri non avrebbero vista la luce, in quanto il mio primo manoscritto è stato scartato da più di una casa editrice locale, non ritenuto degno di pubblicazione. Oggi sono giunto alla stampa del mio quarto libro e malgrado tutto il Molise e/o le tematiche legate a questa regione hanno sempre un ruolo primario nei miei scritti.

I traguardi importanti nella vita si festeggiano con le persone più care e con quelle che hanno dato un senso al proprio vissuto. Ecco perché ho deciso di scrivere questa nota e di inviarla alla redazione di gambatesanews.it che è stata per un periodo la mia seconda casa, la mia seconda famiglia. 25 anni sono trascorsi con alti e bassi, ma con grandi soddisfazioni e meriti riconosciuti.

Mi auguro che per il futuro ci siano altri 25 anni ricolmi di gioia, soddisfazioni, appagamento e riconoscenza. Appuntamento, dunque, al 50° anno di iscrizione all’Albo dei giornalisti se Dio vorrà.

Un abbraccio affettuoso a tutti i lettori, sostenitori e soprattutto detrattori di questa testata giornalistica. Come scrisse Vasco Rossi in una sua canzone “… noi siamo ancora qua, e già ….”.

Buona Vita