Di Vittorio Venditti
Santo Fegato!
VIVA PAPA FRANCESCO!, è stato scritto su queste pagine quella sera del tredici marzo duemilatredici, con la meraviglia per quel “Buonasera” offerto da chi è capo di Stato e sta una spanna più in alto di coloro che venivano salutati in maniera così bella e familiare.
Allora come ora, le serpi erano, sono e saranno sempre in seno perché da sempre e per sempre ‘homo homini lupus’, cosa che laddove si parla ufficialmente latino e familiarmente ‘bancario’ è giustappunto familiare.
‘Stanno combattendo la fame nel mondo. Non disturbateli’ dice la didascalia, ma disturbare tali iene non può che far piacere a chi scrive perché se è vero che poi si va all’inferno, è altrettanto sacrosanto che lì si possa trovare gente più onesta di chi predica bene e razzola ‘meglio’, atteso che quegli squali stiano attendendo il giusto momento per mangiare la preda che però resiste.
Tornando con i piedi a terra, va detto che la malattia che stanno pomposamente gonfiando come se si trattasse dell’apocalisse finalmente giunta sulla terra, è qualcosa patita da molti nel periodo presente. Quei molti comprendono anche chi, di prima mano, in silenzio e lavorando, ne ha patite le conseguenze per un mese, ma non è stato a rischio ‘conclave’ anche se in diversi ne gradirebbero la dipartita. Il soggetto in questione ce l’ha fatta (senza ospedalizzazione perché diversamente non potreste leggere questi articoli) ed ora, felice, attende di sapere se chi l’ospedale lo ha di suo, sarà in grado di tornare a difendersi dalla malvagità fatta persona e ben attecchita in quel fazzoletto di terra incluso in Roma, dove se si vuole, ben cercando, si riesce a trovare anche qualche cattolico.
VIVA PAPA FRANCESCO! Ben Oltre Il Prossimo Tredici Marzo?