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Sorci A Tappino

Di Vittorio Venditti

Vai Per Visita, Rischi L’Incidente

Quanto già scritto gli scorsi ottobre, ma soprattutto legato all’odierno racconto, il passato novembre in tema, (non che il narrato ieri abbia minor importanza), va integrato con qualcosa che se in apparenza non può venir addebitata all’ASReM, in realtà dà da pensare per i risvolti che certe situazioni possono assumere.

Campobasso: Panoramica Ospedale Cardarelli

Dunque, accade che l’utente debba venire a visita non fosse altro che per onorare l’appuntamento sudato per ‘merito’ delle famigerate liste d’attesa e perciò arriva per tempo e parcheggia la propria automobile (fino a quel momento perfettamente funzionante) al di fuori del recinto ospedaliero, praticamente in aperta campagna. Quel giorno fa freddo ed il motore è caldo; la cosa sembra di poco conto, ma come si vedrà a seguire, non lo è affatto.

L’utente entra in ospedale, fa quanto previsto e poi torna alla propria macchina per andar via. Mette in moto e parte l’allarme acustico di pericolo, unitamente ad una scritta che compare sul display: ‘Avaria motore far riparare il veicolo’. A questo punto è difficile non pensar male della moderna tecnologia che al contrario di quanto affermò il compianto Enzo Ferrari: “Una macchina, meno cose ha al suo interno, meno si rompe”, oggi prevede che per utilizzare a pieno ciò che serve ogni giorno, bisogna avere una laurea in ingegneria. Va aggiunto che visti gli imbrogli alla base della gestione dei moderni veicoli, risulta oltremodo problematico non pensare che in ogni momento c’è chi abbia voglia di fregare il prossimo, magari facendo preoccupare quest’ultimo con l’accensione di una spia. Ad ogni buon conto, vista l’amicizia che l’utente ha con il proprio concessionario di fiducia e considerato che quest’ultimo ha la propria sede non molto lontana dal luogo del misfatto, pur titubante, l’utente va a trovare il suo amico, non prima d’aver provato a scollegare e ripristinare i morsetti della batteria perché a volte capita che determinati allarmi si possano tacitare così, operazione in questo caso fallita.

Arrivato a destinazione e dopo aver salutato l’amico, l’utente espone il problema, chiedendo sbrigativamente di far spegnere quella segnalazione che è giunta inopportuna e nel momento forse più sbagliato. L’amico insiste per mettere l’automobile sotto diagnostica e l’utente fiducioso acconsente.

Ricoverato il veicolo ed aperto il cofano motore, non c’è nemmeno bisogno di mettere l’apposita strumentazione in attività sull’auto perché l’amico vede che i collegamenti sulla sonda lambda risultano rosicchiati…

Senza tirarla per le lunghe, con la bassa temperatura ed il motore appena spento, considerato che la macchina è rimasta ferma circa un’ora e mezza, un topolino che voleva riscaldarsi ha pensato d’unire l’utile al dilettevole, rosicchiando la guaina di quei fili e provocando un danno che normalmente ha valore di duecento euro, in questo frangente non spesi perché c’è voluto poco a sostituire la guaina morsicata in amicizia e risparmiare almeno tal esborso.

Perché accostare dunque tal disavventura ad un ente che ha già problemi ben più importanti? E’ andata di lusso, in quanto la macchina in questione non ha subiti ben più gravi danni che potevano provocare anche un incidente e generare ulteriore lavoro per chi opera all’interno dell’ospedale. La cosa risulta più preoccupante se si pensa che il carrozzone costretto a protagonista di questa poco piacevole ‘avventura’ s’occupa di infezioni ed in molti frangenti ha compiti di disinfestazioni per varie ragioni, ma oltre a non prevedere da sempre che l’utenza ha necessità di un parcheggio serio in prossimità di un ospedale, l’ASReM (con il giusto supporto del comune nel quale è sito il centro adibito all’assistenza sanitaria) non considera affatto che un minimo di manutenzione e pulizia anche laddove ob torto collo l’utenza deve lasciare le proprie automobili, sarebbero necessarie e quasi sicuramente sufficienti a che non capitino disguidi spiacevoli come quello appena raccontato.

Già, Ma Se I Sorci Vivono Stabilmente Anche All’Interno Di Tanti Nosocomi, Di Che Lamentarsi?