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Muore D'”Infarto” Il Nuovo Molise

Di Vittorio Venditti

Perché Il Vigliacco Fa Schifo Anche Al Diavolo?

E’ di ieri la notizia che mi ha lasciato letteralmente senza parole: Il Nuovo Molise, da questa mattina non è più in edicola.
Il fatto, mi è stato comunicato ieri alle tredici, e di primo acchito mi ha rovinato il pranzo.

Stefano Venditti, Giornalista che fino ha ieri ha scritto sulle pagine del giornale ormai defunto, in qualità di mio collaboratore, mi ha voluto informare direttamente.
Io, dopo un momento di smarrimento, gli ho chiesto cosa avesse portato chi editava il giornale in questione a prendere una così rapida ed irrevocabile decisione.
Lui, con lo spirito del Giornalista che deve informare, (spirito che lo contraddistingue), mi ha girata direttamente la fonte della notizia, che ti rimetto per esteso di seguito, per onore di verità.

“Che ne sarà del domani?

E’ una domanda alla quale ho qualche difficoltà a rispondere. E questa volta non sono a parlarvi di altri ma di noi, di questo giornale che in questi anni, pochi o tanti che siete stati, avete sostenuto acquistandoci in edicola o attraverso gli spazi pubblicitari. Con grande fatica possiamo dire che per 865 volte siamo riusciti a raccontarvi i fatti del Molise e di una parte d’Abruzzo, quello in cui vivo e che ha stretti rapporti con i molisani. Ma il barile è stato raschiato fino al fondo e se non interverranno cose nuove forse gli editori saranno costretti a rivedere gli obiettivi che si erano prefissati quando il primo settembre 2010 decisero di stampare questo foglio. Voglio mettere sul tavolo quanto sta accadendo, per rispetto dei colleghi e dei lettori. Le prossime ore saranno decisive per stabilire il percorso futuro. Se continuare a essere presenti in edicola, se prendere un periodo sabatico o trasformare le modalità di stampa in dimensione telematica. Capite ora che la domanda che mi pongo, in questa ultima domenica di giugno, è più che motivata. Con il cuore gonfio per quella che è una sconfitta oltre che mia personale di quanti hanno creduto, e soprattutto la mia famiglia, sulla capacità di saper fare ciò che forse ho sempre amato più di ogni altra cosa: scrivere, raccontare, far riflettere. Ma nella consapevolezza di saper ascoltare, saper sbagliare e sapersi correggere. Forse la mia esperienza molisana iniziata nel 1996 potrebbe interrompersi qui. Sono stati anni fecondi, ma anche tormentati dal peso che mi è rimasto sulle spalle per la precedente esperienza editoriale. Cause che mi hanno piegato le spalle e messo in ginocchio non avendo la forza economica per sostenerne le conseguenze. Ma ho l’obbligo di guardare oltre, di credere ancora in qualcosa. Che ne sarà domani? Il sole sorge per tutti, anche per noi. Vedremo come riuscirà a illuminare il nostro cammino. Buona domenica. Grazie a tutti voi.
pc”

Complimenti per la rapidità di decisione!
Josef Mengele impegnava più tempo per decidere come sterminare gli ebrei che riusciva a far suoi!

Perché questo messaggio puzza di decisione già presa lontano un miglio?

Superata questa puerile manfrina, con la poca voglia di scherzare che mi resta, devo constatare che il Nuovo Molise è nato diciannove giorni prima di quest’inutile sito: Non è che qualcuno stia segretamente pensando di abbattere anche questa “Voce fuori dal coro”?
Se è così: RASSEGNATEVI! Noi non scendiamo a compromessi con nessuno, nemmeno con il diavolo; ecco perché nemmeno noi siamo da questo graditi!

Tornando seri: Da gambatesaweb, tutta la solidarietà a Stefano, ai suoi colleghi di redazione ed alle altre forze necessarie giorno per giorno a che il giornale prendesse forma e vita, nella speranza che le loro capacità vengano a breve carpite da chi s’intende di vero giornalismo, fatto d’informazione proposta senza scendere a compromessi che la distorcono a piacere del potente che può permettersi di prezzolare chi è prezzolabile.

Allo stesso tempo però, non posso non stigmatizzare, anzi, non posso non disprezzare il comportamento dei proprietari del Nuovo Molise, di fresca nomina nella politica che meno mi piace, quella politica che dicendo di essere a servizio della gente, in realtà vuole la gente a proprio servizio, possibilmente con il massimo del disagio da patire.
I signori in questione, “Cosmo Galasso, (questo lo trovi anche su facebook!), Architetto di Isernia eletto ultimamente in quel comune nelle fila dell’Udeur, (pare che dovrebbe essere chiamato a ricoprire il ruolo di assessore), e il geometra Giuseppe Santone, (che prendiamo dalle pagine del giornale del quale è proprietario e che ieri ha ucciso con il suo complice… pardon, Socio in affari, lo prendiamo finché non verrà spento per “rigor mortis”…), subentrato in consiglio comunale a Campobasso nelle fila di Progetto Molise, (e se questo è il progetto…), forse perché veri politici, hanno pensato che la creatura che avevano fondata per raggiungere il loro sporco scopo, ora diventata inutile, andasse uccisa.
La cosa più aberrante, questi vigliacchi matricolati l’hanno commessa con il comunicare a cose fatte, la chiusura del Nuovo Molise a chi vi lavorava.
La lettera che hai letta sopra, (che poi non è altro che l’editoriale di domenica scorsa), unitamente alle dimissioni del direttore del giornale, Pino Cavuoti, è stata comunicata via e-mail, (quindi, senza nemmeno guardare negli occhi chi stava ricevendo vigliaccamente il doloroso siluro), ieri mattina; la conseguenza della “supposta”, è consistita nel fatto che chi l’ha ricevuta, non ha praticamente potuto proferir parola, (neppure per dire “AIA!”), in merito, ne tentare di salvare in qualche modo il posto di lavoro, inesorabilmente ed irrimediabilmente bruciato.

A proposito del repentino cambio di progetto editoriale, imposto dai proprietari del Nuovo Molise, dice Stefano: “Il progetto è quello di non uscire più in edicola ma pubblicare il giornale online non come sito ma come giornale sfogliabile a pagamento.
Nella sola redazione di Campobasso lavoravamo in cinque e tieni conto che abbiamo anche degli stipendi arretrati.
In sintesi questa è l’attuale situazione”, aggiungo io, non proprio la situazione di chi t’invita a restare a lavorare con lui!

Maltratto così questi vigliacchi, non tanto perché fra le loro vittime trovo il mio collaboratore Stefano Venditti, (pur cosa ovvia e naturale), quanto perché la vigliaccheria e l’essere opportunisti che i Nostri hanno messa in atto, dimostra tutta la loro mala fede, e quindi impone che a questi zozzi venga augurato di patire il cadere in disgrazia, naturale risultato che certo modo di far politica esige come tornaconto e moneta di scambio.

Queste mediocrità di puzzolente carne però, non hanno considerato il fatto che la creatura si componesse d’ingranaggi che sarebbe stato meglio tenere in vita, visto che spesso la morte, corrompendo il corpo, libera l’anima, non necessariamente riconoscente verso chi ne tenta l’annientamento.

Lasciando al suo destino la sorte di quei delinquenti, passo a sperare, (e credo che alla fine così sarà), che coloro che con il mio collaboratore Stefano Venditti hanno persa la fonte di sostentamento, con le loro capacità, saranno in grado di ricrearsene una ancora migliore, per poi agire in maniera inesorabile contro chi, una volta loro padrone, ora si dovrà necessariamente avviare a quel declino, verso il quale, nel suo piccolo, anche gambatesaweb spera di poter dare una spinta, possibilmente poderosa e risolutiva.
Quest’inutile sito dunque, per il motivo di cui sopra, resta a disposizione di Stefano e dei suoi colleghi, (purtroppo solo secondo quanto disposto dal regolamento che lo governa), qualora loro volessero approfittarne per aiutarsi nel loro impegno a ricrearsi quel lavoro che meritano, per giustizia e soprattutto per le capacità a loro riconosciute da chi, fino a ieri ha letti i loro articoli e le loro inchieste.

FORZA RAGAZZI! GAMBATESAWEB E’ CON VOI!