Question Time: I Limiti Della Politica

Di Vittorio Venditti

L’Utilità Dell’Andare A Votare

In questi giorni, nel mondo come a Gambatesa, si possono percepire talmente tante notizie da diffondere o solo sulle quali riflettere che il pensiero ha la possibilità di spaziare in tal nulla ed arrivare a tentar di comprendere a che livello si sia ridotta la politica.

Il Vero Sciacallo

Non volendo menzionare la parte femminile di tal obbrobrio perché se è vero che persino questa ha superati di gran lunga i limiti della decenza, in chi scrive riesce ancora a sopravvivere un minimo di cavalleria che permette di distinguere anche nel caso i due sessi, va detto che il politico tout court, a tutti i livelli, ormai non conosce più il proprio mestiere, stante l’avidità che condiziona tal deformazione umana. Lo si vede nei risultati ottenuti nella gestione della cosa pubblica e da qualche tempo anche in ciò che dovrebbe portare ai fini appena richiamati. E’ diventato infatti di prassi contingentare il tempo destinato all’espressione del pensiero di parte e di rimando anche il momento dedicato alle relative controdeduzioni che chi riceve l’interpellanza ha il diritto/dovere d’esprimere.

Lo chiamano ‘question time’ che non è altro che il tempo dedicato alla soluzione delle questioni e chi assiste a tal spettacolo lo fa con gusto, conoscendo per altro già il frutto di tali battibecchi, risultato che generalmente mostra ‘soddisfazione’ se a discutere sono soggetti aventi la stessa idea o fanno parte del medesimo gruppo d’interesse ed ‘insoddisfazione’ qualora accada che a contrapporsi sia gente componente fazioni avverse tra loro.

Matita Copiativa

Stante Tal Pantomima: Qual E’ L’Utilità Dell’Andare A Votare?