CAMPOBASSO: Notizie Da Palazzo San Giorgio
17 Febbraio 2025
Venafro: Camion In Città E Traffico In Tilt
18 Febbraio 2025
Mostra tutto

ATTENTI ALLE TRUFFE!!!

Di Vittorio Venditti

L’Europa Fa ‘Macchina Indietro’
L’Italia Nel Frattempo Si ‘Arrangia’

Da qualche anno le case costruttrici di automobili, mediante la ‘finanza creativa’ dei loro dirigenti, hanno trovato il modo di guadagnare spropositi commercializzando meno unità. La clientela (almeno italiana) se n’è accorta e per diverse ragioni ha iniziato a cambiare di meno quanto può ancora funzionare a dovere e laddove opera in tal senso, quanto viene ceduto sovente raggiunge un prezzo simile al nuovo. L’Europa, sotto l’influenza della moda delle auto elettriche (definite non inquinanti da chi poi risulta intestataria di una decina di veicoli rigorosamente a motore endotermico) propugnata sulla base della miscela di quanto detto sopra, aveva imposto il dictat che dal duemilatrentacinque non si sarebbero potute più commercializzare auto se non esclusivamente spinte da corrente, ha dovuto far macchina indietro ed accettare che sia possibile vendere da quella data anche veicoli ibridi, ma la situazione è già precipitata, per cui le case che hanno munta la vacca finché ha dato prezioso latte, ora cercano di strizzare le mammelle mediante pseudo-imposizioni di servizi che se ben letti risultano truffaldini.

Totò Truffa

Così i clienti che hanno acquistata una nuova autovettura schivando ad esempio l’imposizione (paterna) di mutui a strozzo, si vedono invadere la posta (ordinaria ed elettronica) di messaggi che invitano a richiami ‘per l’aggiornamento dell’autoradio per motivi di sicurezza’ o comunque a recarsi presso la concessionaria alla quale ci si è rivolti per comprare la macchina (che da utile sta diventando un vero fastidio) per qualsiasi motivo, purché serva a spendere soldi per ‘rifocillare’ quei saloni deserti, spesso in odor di chiusura.

Quanto però è più grave, ovviamente deriva da fregature ‘rodate’ con diversi anni d’attività e mai pronte per lo ‘sfascio’. E’ il caso della truffa sulle assicurazioni incendio e furto, detta ‘della targa sbagliata’. In auge dai primi anni novanta del secolo lungo e breve, quando nell’opulenta Italia del nordest in molti, dopo aver ceduta al furto la propria vettura di grossa cilindrata, poi smerciata in Albania e dintorni, si sono ritrovati senza Ciccio e senza Cola, la truffa della targa sbagliata è un sistema che prevede l’imposizione nel prezzo d’acquisto di una polizza (che copre però solo quanto speso dai clienti con il bonifico diretto o derivante dal mutuo acceso per l’acquisto in tema, escludendo il valore dell’eventuale permuta e soprattutto quanto dato come anticipo in fase di stipula del contratto) assicurazione che all’atto del rinnovo viene annunciata mediante una lettera ordinaria nella quale sono inseriti tutti i dati del veicolo da assicurare, ma con una piccola ‘correzione’. La targa del mezzo oggetto di tal rinnovo viene modificata, (generalmente nella seconda lettera), in maniera tale che la clientela presa di mira, leggendo superficialmente come quasi ormai di prassi, vista la cifra abbastanza irrisoria per un simile rinnovo, paga e se disgraziatamente la macchina risultante assicurata con quella polizza viene ‘presa in prestito da ignoti a tempo indeterminato’, quando si va ad esigere ciò che dovrebbe venir reso per furto avvenuto e/o eventuale incendio accessorio, il quantum non viene elargito dalla compagnia controparte nel contratto perché i dati del certificato di proprietà dell’auto nel frattempo sparita non corrispondono per intero a quelli scritti e vistati con la propria firma da chi ha vissuta la disavventura per la quale pensava d’avere copertura economica completa, ritrovandosi con in mano un pugno di mosche.

Dunque, dopo quanto si dice dei politici e verrà pubblicato a proposito della magistratura, ecco un altro tentacolo di quella piovra che si chiama ‘potere’ che giustappunto tenta d’avviluppare chi per merito dell’alto grado di scolarizzazione, sta vivendo l’analfabetismo di ritorno che prevedendo la lettura superficiale senza capire ciò che passa sotto gli occhi, riesce a farsi fregare e pagare due volte per il medesimo disservizio.

Ma Non finisce Qui: A Tra Qualche giorno Per Un’Altra Puntata!