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Sanremo: Si Torna Alla Normalità

Di Luca Giordano

Esaurite le scorie di quest’ultimo Festival di Sanremo (tenuto presso il teatro Ariston che ogni anno incassa più di un milione e seicento mila euro per l’affitto totale della struttura per la kermesse musicale) vinto dal giovane cantante genovese Olly, appartenente alla scuderia della più influente agente musicale contemporanea italiana (nipote di Adriano Celentano) che con i cantanti che segue s’è imposta negli ultimi cinque anni per ben quattro edizioni (con i Maneskin, Marco Mengoni, Angelina Mango ed ora Olly), alimentando così sentore di magagne nel televoto finale che come sempre scontenta tutti.

Le polemiche, come da tradizione non sono mancate in questa settimana nella quale gli italiani vengono condotti in una sorta di paese dei balocchi musicale, spegnendo di fatto le altre problematiche che attanagliano il mondo, per cui la politica può muoversi ancora più liberamente rispetto al solito.

Tornando alla gara canora bisogna dire che tutti i nomi più conosciuti dal grande pubblico hanno toppato, portando in gara canzoni che danno sempre l’idea d’esser state già sentite da qualche parte.

Lucio Corsi

E’ stato un ragazzo dalla corporatura esile e dalla faccia truccata di bianco: Lucio Corsi che ha stupito per la propria scrittura particolare (quasi fiabesca) che soprattutto sa cantare e suonare numerosi strumenti, visto che viviamo nell’epoca dell’estetica e dell’autotune. Commoventi anche le canzoni di Simone Cristicchi (che tratta del tema della demenza senile) e di Brunori Sas (singolo dedicato alla gioia di diventare genitore), cantautore che nonostante le tante e struggenti canzoni scritte e dovuto andare a Sanremo per farsi conoscere dalla massa che anche quest’anno è stata ammaestrata.