Di Associazione Culturale “CLICK”
L’Associazione Culturale “CLICK” a conclusione di “Giugno a Campodipietra” organizza per sabato 22/06/2013 alle ore 18.00 nella sala del Centro Socio-aggregativo di piazza San Martino Vescovo la presentazione del libro “Finalmente le Stelle” di Gianmaria Casilli, giovane autore di San Giovanni in Galdo.
La sua raccolta di novelle, favole, leggende e pagine di storia popolare, sarà interpretata e drammatizzata da “grandi voci”.
Il libro “Finalmente le stelle” è una raccolta di storie, miti, leggende, fiabe e favole, tutte incastonate all’interno d’un preludio che funge da cornice e filo conduttore della raccolta medesima.
Ettore Maria Nocentini è un gittatello abbandonato in una cuna all’interno della misericordiosa –ruota- de lo Spedale Degli Innocenti in Firenze in una notte di marzo dell’anno del signore 1830.
Divenuto grandicello, una sera di novembre del 1842, mentre faceva ritorno a Fiesole, per recarsi dalla famiglia di contadini a cui era stato affidato, viene improvvisamente e misteriosamente rapito.
L’estortore, persona apparentemente cattiva e burbera ma, mossa a quello sconsiderato gesto dalla sola miseria in cui versava, presenta il prezzo del riscatto al padre naturale di Ettore, un nobil uomo fiorentino assolutamente dissoluto e decisamente disinteressato delle sorti di Ettore; infatti, con la stessa indifferenza con cui aveva visto prima morire di parto l’umile madre di Ettore, il ricco padre naturale si risolve a non pagare, eppure l’estortore, mosso a pietà per il sequestrato, libera il bambino che, dopo circa 40 giorni di prigionia in uno scantinato buio, riesce finalmente a vedere le stelle.
Per uno strano gioco di reciproche suggestioni, in un clima di ritrovato incanto e di raccolta intimità, Ettore ed il suo rapitore si affezionano l’un l’altro.
L’insolito rapitore infatti, era andato a trovare Ettore durante tutte le notti di prigionia e con amabile umorismo gli aveva raccontato ora una storia, ora una novella, ora una leggenda, ora un mito, ora una fiaba od una favola acciocché il bambino potesse soffrire di meno della privazione della sua libertà.
Divenuto adulto, nonché padre d’una numerosa famiglia, Ettore scrive un libro con le stesse storielle che gli erano state narrate durante la sua prigionia e, a sfregio del diritto d’autore lo pubblica.
Il tutto con la speranza di incontrare nuovamente il suo rapitore che, dolendosi del furto subito, avrebbe potuto uscire allo scoperto.
L’incontro atteso tuttavia, non si verifica e ad Ettore non rimane che riconoscere d’aver avuto in quel rapitore il mentore che non ebbe mai.
Le storie della raccolta possono raggrupparsi in quattro tronconi tematici che sono: l’economia, la politica, la religione, l’amore.
Una variegate e fitta orditura polifonica che non vende precetti preconfezionati e che non fa del mondo due parti di cui, l’una è il bene, l’altra il male; spesso trame oltremodo note e già appartenenti alla colorata tradizione folklorica nazionale, altre volte storie appartenenti alla nostra stessa regione, vengono rilette a testimonianza delle sfumature che connotano l’esistenza umana in cui, quanto più l’uomo avrà conoscenza degli accadimenti e avvenimenti che hanno toccato il suo simile, tanto più egli avrà modo di essere l’artefice del proprio destino.
Il direttivo