Di Vincenzo Ciccone
(Foto), Di Luigi Farina
Quattro gli elementi in doppia cifra
Gara già decisa in avvio
Diotallevi: «Prova di rilievo in attacco al di là delle percentuali. Troppi falli sprecati»
MAGNOLIA CAMPOBASSO 84
PINK SPORT TIME BARI 65
(19-14, 43-34; 67-48)
CAMPOBASSO: Giacchetti 16, Bocchetti 18, Cerè 7, Fatica 2, Moscarella Contreras 18; Padulo 2, Del Colle, Tateo 11, Moffa 4, Costato 4, Felicita 2, Santillo. All.: Diotallevi.
BARI: Araneo 12, D’Alessandro 6, Zmierczak 14, Volpe 2, Grzenkowicz 11; Danese 12, Pappagallo 6, Addabbo, De Toma 2, Picca. All.: Palagiano.
ARBITRI: Della Sala ed Inno (Avellino).
NOTE: uscita per cinque falli al 30’36” (67-48) D’Alessandro (Bari). Progressione punteggio: 12-6 (5’), 31-26 (15’), 57-37 (25’), 77-56 (35’). Massimo vantaggio: Campobasso 23 (77-54); Bari mai.
Prima interna del girone Silver di seconda fase della serie B di basket ed exploit netto per La Magnolia Campobasso che supera di diciannove una Pink Sport Time Bari che entrava nel lotto di questo step della stagione nel torneo cadetto con un record di soli successi contro le formazioni della poule di prima fase.
Con il jolly Emma Giacchetti e mandando quattro elementi in doppia cifra – Benedetta Bocchetti e Marta Moscarella le top scorer a quota 18 – con 61 punti dallo starting five e 23 dagli elementi entrati in corso d’opera, le rossoblù non lasciano scampo alle pugliesi che provano a rimanere agganciate nei primi due quarti, ma vengono letteralmente surclassate da un 24-14 nel terzo quarto per il gruppo di coach Diotallevi che arriva ad avere anche 23 punti di vantaggio nella prima metà dell’ultimo periodo, prologo a cinque minuti pieni di garbage time.
STRAPPO IN AVVIO Una pressione difensiva semplicemente asfissiante vale un 6-0 in appena trenta secondi che manda in difficoltà le baresi che provano a rispondere, ma i #fiorellinidacciaio arrivano a prendere anche un margine in doppia cifra (16-6) dopo i tiri liberi di Benedetta Bocchetti. Le ospiti mettono a segno un parziale di 7-0, bloccato da un time-out. Il rientro va a chiudere il parziale sul 19-14.
TRE POSSESSI PIENI Le campobassane provano nuovamente a distanziare le proprie avversarie, prendendo tre possessi pieni di vantaggio (25-16). Bari cerca di replicare arrivando sul meno cinque prima (31-26) e sul meno quattro poi (35-31). Qui però, con un parziale di 7-0 vale un nuovo margine in doppia cifra per le giovani magnolie (42-31) con tre possessi pieni di vantaggio all’altezza dell’intervallo lungo (43-34).
FUGA IN AVANTI Al rientro dagli spogliatoi le campobassane tornano ad avere un vantaggio in doppia cifra (47-34) con un ulteriore break di 7-0, sublimato da Moscarella che vale il +20 (57-37) che di fatto spacca in due la contesa. I #fiorellinidacciaio riescono a mantenere l’inerzia e sono avanti di 18 (67-48) al 30’.
STATISTICHE IN VETRINA Il tassametro offensivo delle rossoblù continua a girare vorticosamente e Bari incassa ritrovandosi nell’angolo. Letizia Costato regala alle molisane il massimo vantaggio di serata: gli otto possessi del +23 sul 77-53, il resto è progressivo scorrere del cronometro sino all’ultima sirena quando il punteggio si cristallizza sull’85-64 registrato sui tabelloni luminosi dell’Arena.
A REFERTO CHIUSO Soddisfatto, al termine, il coach delle campobassane Gabriele Diotallevi. «Abbiamo data vita ad una buona gara in attacco anche se le percentuali non sono state idilliache – argomenta –, ma senz’altro è stata una partita di buoni riscontri e d’energia. La presenza di Emma Giacchetti? Ci ha data senza dubbio tranquillità ed in questo contesto, rispetto all’A1, ovviamente ha avute più briglie sciolte rispetto già all’ottimo lavoro che fa nella massima serie. Al di là delle percentuali, sono felice del lavoro di Giorgia Fatica ed Alessandra Tateo. Anche Alessandra Padulo in alcuni frangenti ha fornito il suo contributo sostanzioso alla causa, così come Benedetta Bocchetti è andata oltre il tiro dall’arco».
Dopo i ‘dolcetti’ però anche un po’ di puntualizzazioni. «Sprechiamo ancora troppi falli difendendo non solo di gambe, ma anche con le mani e questo ci porta a lasciare a galla le nostre avversarie. Sistemando tutte le situazioni, pian piano riusciremo a migliorare ulteriormente».
GIRO DI BOA CALABRESE Per le rossoblù, ora, per completare l’andata di questa seconda fase in previsione c’è la trasferta in Calabria sul parquet di un Rende che imponendosi a Castellammare di Stabia ha centrato il primo referto rosa della propria stagione.